Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / Notizie di FV
SQUALIFICA, EUROPEI E FUTURO IN BILICO: IL MOMENTO NO DEL DRAGO
martedì 18 maggio 2021, 19:30Notizie di FV
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

SQUALIFICA, EUROPEI E FUTURO IN BILICO: IL MOMENTO NO DEL DRAGO

La stagione di Bartlomiej Dragowski è stata più che positiva sul piano delle prestazioni individuali eppure sta finendo con una coda di tristezza e rabbia, uno dei tanti paradossi di un mestiere, quello di portiere, complesso e "solitario". Il portierone polacco, dopo una buona parte di stagione passata ad ergersi a vero e proprio salvatore della patria viola, chiuderà l’annata 2020/21 da spettatore solitario, sia in occasione dell’ultima gara della squadra di Iachini, sia dell’Europeo della sua Polonia. Se l’assenza a Crotone è da imputare ad un nervosismo eccessivo manifestato nella gara di domenica contro il Napoli (gara nella quale il Drago era in panchina a causa di un infortunio rimediato mercoledì scorso a Cagliari), l’esclusione dalla lista dei 26 convocati dal ct della Polonia Paulo Sousa è una decisione che non dipende direttamente dalle azioni del numero 69: Dragowski infatti è stato uno dei pochi a salvarsi in numerose giornate storte sia con Prandelli che con Iachini, dimostrandosi migliorato sia nel coraggio nelle uscite che nella leadership mostrata nel comandare la difesa; oltre a questo i numeri parlano di una stagione da 36 partite da titolare, 87 parate, 7 clean-sheet e 2 rigori neutralizzati per il polacco. 

Il ruolo del portiere, si sa, è però spietato e svariati interventi decisivi possono essere cancellati da un solo errore. Destino vuole che una delle sue poche giornate no in viola sia avvenuta sotto agli occhi di Sousa: 14 febbraio, la Fiorentina perde a Genoa contro la Samp e Dragowski non è impeccabile soprattutto nell’occasione del gol di Keita. Sousa, presente allo stadio, prende nota e lo esclude dall’elenco dei convocati nella successiva sessione di amichevoli; da lì la strada per il Drago in nazionale è stata in salita, anche perché la concorrenza nel ruolo è tanta (ad Euro2020 andranno Fabianski del West Ham, Szczesny della Juventus e Majecki del Monaco, fuori anche il bolognese Skorupski). Ieri l’ufficialità dell’esclusione per il 69 viola, notizia che arriva in un momento non facile: la delusione per la mancata partecipazione alla rassegna europea si somma all’espulsione di due giorni fa (prima in carriera) rimediata per proteste da bordocampo ed alle voci che vedono la sua permanenza a Firenze in bilico -a causa dell’interessamento di diversi club, italiani e stranieri-. sul finire di una stagione che al barbuto estremo difensore viola ha regalato più dolori che gioie.