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tmw / fiorentina / L'editoriale
Pioli sfida Allegri e parla di Champions: finalmente Firenze ha l'allenatore giusto. Che idea il tridente Gud-Dzeko e Kean. Serve un centrocampista top. Un errore Martinelli dodicesimo. Commisso cerca il salto di qualitàTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Luca Calamai
per Firenzeviola.it

Pioli sfida Allegri e parla di Champions: finalmente Firenze ha l'allenatore giusto. Che idea il tridente Gud-Dzeko e Kean. Serve un centrocampista top. Un errore Martinelli dodicesimo. Commisso cerca il salto di qualità

In pochi giorni ha cancellato i suoi predecessori. Alzi la mano chi rimpiange Italiano o Palladino. Per carità, allenatori di talento. Che hanno buone idee. Ma con Pioli la Fiorentina è entrata in un'altra dimensione. Stefano vale Spalletti, vale Sarri. Ha un carattere diverso rispetto a questi due toscanacci. Forse buca meno il video. Ma come loro ha vinto uno scudetto. E come loro ha fame di successi. Potete immaginare il primo Italiano o Palladino pronti a duellare verbalmente con Allegri? Pioli può farlo serenamente. Ne ha il titolo. E la storia. Nessuno degli ultimi due tecnici viola si era mai permesso di inserire nel vocabolario della Fiorentina la parola "Champions" come un obiettivo da inseguire. E vi garantisco che il Normal One considera il successo in Conference l'obiettivo primario da centrare nell'anno del Centenario. Finalmente abbiamo un allenatore che conosce la storia e il valore di Firenze. Che obbliga tutto il mondo viola a mettersi in gioco, ad alzare l'asticella. Se a tutto questo aggiungete il fatto che Pioli è tornato da noi con l'entusiasmo di un ragazzino che va a Disneyland allora tutto diventa ancora più bello. Ancora più intrigante.

Che idea il tridente
Pioli non è figlio di un solo calcio. Come ha spiegato fin dal primo giorno di lavoro ora sta studiando i suoi giocatori. Per capire pregi e difetti. Per capire quale può essere il progetto tattico giusto per esaltare le loro qualità. Devo dire che mi entusiasma l'idea di vedere in campo contemporaneamente Gud-Dzeko e Kean. Con un simile tridente la Fiorentina sarebbe micidiale nella fase offensiva. Il problema sarebbe trovare il giusto equilibrio. Parola magica nel Pioli pensiero. Con questo tridente forse sarebbe più opportuno puntare sull'albero di Natale, sul 4-3-2-1. Vedremo. Ma il solo fatto che il Normal One pensi a questa opzione mi fa pensare ad una Fiorentina che cercherà di imporre il proprio gioco. Di essere padrona della partita. Mi piace. Mi accende. Sarebbe anche una Fiorentina divertente. Una Fiorentina a caccia di qualità.

Serve un top player in mezzo al campo
Fagioli va bene. Fazzini mi incuriosisce. Mandragora è giusto confermarlo. Ma per avere una Fiorentina da zona Champions questo non basta. Serve un top player. Serve un leader tecnico e anche caratteriale. E' l'ultimo grande colpo che manca alla Fiorentina. L'ultimo acquisto non può essere un talento da valorizzare o un giocatore-scommessa. Serve una certezza. Non faccio nomi perché non ho la minima idea su chi stia lavorando Pradè. A sensazione penso che pescherà fuori dal nostro campionato. Servirebbe un Dunga, tanto per capirci. Poteva essere Mangalà che però è rotto. Incuriosisce Larsson. Vedremo.

Non mi piace Martinelli dodicesimo
Terracciano se n'è andato. L'idea della società è quella di promuovere il giovane Martinelli come dodicesimo. Per l'entusiasmo del ragazzo che muore dalla voglia di restare a Firenze. Non condivido questa scelta. Come Giovanni Galli o come Gianmatteo Mareggini penso che sia un progetto sbagliato. Martinelli ha bisogno di andare a giocare. Uno o due anni. Ripetendo il percorso che è stato fatto da Carnesecchi con l'Atalanta. Martinelli non può essere il dodicesimo di una squadra che sogna la Champions. Meditate gente, meditate. Soprattutto deve meditare Pioli chiedendo consiglio a qualche suo vecchio amico portiere.

Bravo Commisso
Si parla poco del Presidente. Ma è merito di Commisso se dopo una vita la Fiorentina ha finalmente ingaggiato un grande allenatore. Tre milioni netti per un tecnico sono un grande cambio di passo. Ed è merito di Commisso se Pradè ha potuto garantire tre milioni netti a stagione a De Gea e se sono stati messi a disposizione i soldi per riscattare Gud, prendere Fazzini e garantire a Kean un ritocco importante dell'ingaggio. Il Presidente si sta riprendendo non solo la sua Fiorentina ma anche l'amore di Firenze. Questo Commisso mi piace. Molto.