
Bollino nero per le uscite: Beltran può sbloccare tutto. Kouamé è un rompicapo
In tempi di partenze e ritorni e di bollini neri, prendiamo in prestito questa metafora, quella del traffico, per spiegare il momento che sta vivendo il mercato della Fiorentina: per adesso tutto (o quasi) bloccato sul raccordo. Perché prima di far scorrere di nuovo il flusso in entrata (e quindi dare la caccia all'attaccante tanto voluto da Stefano Pioli) serve prima far partire qualcuno. C'è da smaltire quindi prima il traffico in uscita. In questo senso, il tappo del mercato è Lucas Beltran. L'estate dell'argentino non era partita così, anzi. Sulla lista degli esuberi il suo nome non c'era ma ce l'hanno messo, di comune accordo, Pioli e società, quest'ultima speranzosa di poter ricavare almeno 13 milioni dalla vendita di un calciatore pagato 18 milioni (per grazia fatta a Rocco Commisso e i suoi i bonus non sono scattati, altrimenti il costo sarebbe arrivato a 26 milioni) solo due anni fa. Beltran è partito con la squadra per il ritiro inglese, ma non ha giocato le ultime due amichevoli in terra britannica. Tutti hanno capito che il suo tempo a Firenze è terminato, forse anche lui. Solo che in questo momento il Vikingo è fermo al casello e sta 'tappando' tutte le arterie principali del mercato. Ha detto di no al Flamengo - che ha però intenzione di ritrovarci - e sta nicchiando anche sulle tre russe (Cska Mosca, Zenit Sanpietroburgo e Spartak Mosca).
Non c'è però solo Beltran: aggiungiamoci anche Christian Kouamé, Josip Brekalo, Joanthan Ikone, Gino Infantino, Antonin Barak e forse Alessandro Bianco. Tutti da piazzare entro la chiusura delle trattative. Anche perché la Fiorentina ha un'esigenza impellente, forse più immediata rispetto al completamento della rosa: alleggerire il monte ingaggi, per policy aziendale soprattutto, è l'esigenza più importante. E questi nomi fatti pesano per 8,6 milioni netti all'anno nelle casse dei viola. Tanti, troppi soldi per calciatori completamente fuori dal progetto - l'esempio più agghiacciante è rappresentato dagli 1,7 milioni netti a stagione che la Fiorentina corrisponde a Christian Kouamé, uno dei più difficili da piazzare non solo per lo stipendio completamente fuori scala per quanto espresso negli ultimi anni dall'ivoriano, ma anche per l'infortunio al ginocchio che ha patito ad aprile e che lo sta tenendo ancora ai box -. Le ultime su di loro: nessuna nuova (in questo caso, cattiva nuova per i viola) per Josip Brekalo, Barak piace a qualche club di A, Cagliari su tutti, Ikoné ha mercato in Brasile (lo seguono Botafogo e Vasco da Gama); di Beltran e delle offerte dai poli opposti del mondo abbiam già accennato, così come dell'impossibilità di vendere in questo momento Kouamé (di Infantino non v'è traccia). Anche per le parabole recenti di carriera dei sopra citati, l'impressione è che le loro situazioni si potranno risolvere a ridosso del gong del mercato (fissato al 2 settembre), quando magari squadre di medio-bassa classifica in A, sfumati i principali obiettivi, potranno virare su di loro.
La lista degli esuberi
Beltran 1,8
Kouame 1,7
Brekalo 1,6
Ikonè 1,6
Barak 1,5
Infantino 0,4
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Totale 8,6 mln netti







