
Corsa e fisicità: perché Ndour può essere molto utile a questa Fiorentina
Una delle note più positive, oltre al ritorno alla vittoria, che la Fiorentina si porta a casa dalla serata di ieri in Conference League contro il Sigma Olomouc è certamente la prestazione fornita a centrocampo da Cher Ndour. Il centrocampista viola, arrivato nel mercato di gennaio della scorsa stagione non aveva mai messo in mostra una prova di sostanza e carattere come quella vista ieri all'Artemio Franchi contro il club Ceco. Sicuramente l'avversario (non di primo livello tanto per usare un eufemismo) ha agevolato il compito del calciatore italiano, ma dietro quanto fatto nel corso della sua gara ci sono tanti aspetti che possono tornare utili a Pioli anche in vista delle prossime partite.
L'incidenza sulla partita di Conference
Iniziamo con i dati più lampanti e anche banali, Ndour ieri ha di fatto inciso in maniera importante sul tabellino della gara, andando a referto sia con un assist, quello intelligente e anche ben dosato in occasione dell'1-0 di Piccoli, sia con un gol (il primo da quando veste la maglia della Fiorentina), arrivato si a tempo quasi scaduto ma comunque di pregevolissima fattura. Un destro potente da fuori area a colpire l'interno del palo e a non lasciare scampo al portiere del Sigma Olomouc.
I numeri della gara contro il Sigma
Quella della conclusione da fuori area non è però la caratteristica più interessante che Ndour ha mostrato. La gara del centrocampista italiano infatti è stata di grande sostanza, più che di grande qualità tecnica. Analizzando i numeri l'ex Psg è stato di fatto tra i migliori della squadra di Pioli non tanto per i tocchi ma piuttosto per i duelli a terra (8 tentati e 4 vinti), i duelli aerei (3 tentati e 2 vinti), i contrasti effettuati (2), gli intercetti (2) e le chiusure difensive (3). Ndour in tutte queste statistiche prevale rispetto ai compagni di reparto, con Mandragora, che molto più di un quasi nullo Fagioli, ha comunque provato a tenerne il passo.
Una manna per la difesa: fisicità e corsa al servizio della squadra
La partita del numero ventisette viola ha poi portato anche a 2 dribbling tentati e 1 riuscito. Numeri non altissimi, ma comunque superiori rispetto a quelli degli altri elementi del reparto mediano, e che certificano una cosa, Ndour è una delle poche mezze ali box to box con caratteristiche moderne che i viola hanno in rosa (oltre al già più volte citato Fazzini). È anche per questo che ieri gli uomini di Pioli hanno faticato meno del solito in fase difensiva. Certo il poco peso offensivo degli avversari ha contribuito, ma la presenza in campo di un giocatore in grado sia di accompagnare che di difendere con fisicità e intensità nei duelli non è da sottovalutare.






