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Pioli: "Kean, buone sensazioni ma decido domani. Ecco cosa mi ha detto Commisso. Se c'è un Dio del calcio..."
Oggi alle 14:32Copertina
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it
fonte - dal nostro inviato al Viola Park

Pioli: "Kean, buone sensazioni ma decido domani. Ecco cosa mi ha detto Commisso. Se c'è un Dio del calcio..."

Antivigilia della settima giornata di campionato in casa Fiorentina. A due giorni dalla gara contro il Milan (in programma domenica a San Siro alle ore 20:45) il tecnico viola Stefano Pioli ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro i rossoneri. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it

Che effetto le fa tornare a Milano in questo momento così difficile?
"Avrei voluto un altro momento per tornare a Milano. Non penso alle emozioni che inevitabilmente proverò domenica. Ritroverò uno stadio dove ho vissuto anni intensi e positivi. Non sto pensando a quello che accadrà a me domenica ma a quello che accadrà alla squadra".

Cosa pensa del doppio rendimento di Gudmundsson tra la Fiorentina e la Nazionale?
"È chiaro che a lui hanno fatto bene queste due gare con l'Islanda. Aveva perso del ritmo dopo l'infortunio. Lui è tornato in una condizione fisica e mentale buona. Da lui mi aspetto di più perché ha la qualità per farlo".

Come sta Kean? Ci sarà a Milano?
"Moise ha lavorato in questi giorni prima da solo e poi con la squadra ma parzialmente. Abbiamo buone sensazioni ma ha evitato contrasti e cambi di direzione. Domani sarà un allenamento decisivo, lui ha buone sensazioni in testa ma vedremo".

Che partita si aspetta dalla sua squadra?
"Chi è rimasto qui ha lavorato molto bene ma anche chi è tornato qui ha fatto bene in Nazionale e ha fatto bene. Vedo che al Milan manca qualcuno ma resta una squadra completa: noi dovremo essere bravi a fare la partita, anche se non avremo qualche volta noi la palla. I risultati non ci dicono tanto di più ma dico che la squadra sta crescendo. I mesi che abbiamo passato insieme ci sono serviti".

A San Siro troverà giocatori con cui ha condiviso tante gioie: come si aspetta di ritrovarli?
"Non sono più miei giocatori ma con loro ho condiviso un percorso importante. Li saluterò meglio dopo la partita. Prima però viene la partita, dobbiamo essere preparati a fare la gara. Se c'è un Dio del calcio... quel giorno faccio 500 partite in Serie A, il giorno dopo faccio 60 anni..."

La classifica quanto la preoccupa? Ne parla mai con la squadra?
"Sì, ne parliamo nello spogliatoio; abbiamo tutta la voglia di invertire il trend anche se tutto non si mette a posto con una partita. Migliorare la classifica prevede un lasso di tempo più ampio. Io non posso permettermi di pensare alle altre gare, ma ora solo al Milan".

Sohm e Pongracic come stanno?
"Pongracic sta bene, ha avuto un problema alla caviglia ma sta lavorando regolarmente. Sohm sta meglio ma dovrebbe essere convocato".

Come si spiega i tanti persi da situazione di vantaggio?
"Sicuramente la sosta ci ha dato l'opportunità di analizzare i nostri numeri. Abbiamo commesso degli errori che abbiamo pagato a caro prezzo. Noi non siamo stati nemmeno così cinici. Dobbiamo fare meglio".

Come ha preparato questa partita contro Max Allegri, contro cui non ha uno score troppo buono?
"Max è un grande allenatore, sta facendo un gran lavoro: il Milan ha preso giocatori forti e ha giocatori che strappano, di personalità. E' una formazione solida: dovremo essere qualitativi e attenti".

Come sta Fagioli? Ha la possibilità di tornare titolare col Milan?
"Sta bene, si è allenato bene e ha una buona condizione. A inizio anno credevo tanto a lui in posizione di regista. Lui alle prime difficoltà ci ha creduto meno. Vediamo se giocherà, non so se giocherà. C'è un altro allenamento".

Come ha visto Comuzzo in questo periodo?
"Lui sta bene ma ha passato un periodo in cui la condizione psicofisica non era ottimale. Io non faccio le scelte a caso... io scelgo i giocatori che ritengo più adatti a vincere la partita. Chi non ho scelto deve dare qualcosa in più per convincermi. Ma ora tutti devono fare qualcosa in più".

Quella che affronterà il Milan è una Fiorentina ridimensionata negli obiettivi?
"A inizio stagione tutti abbiamo delle ambizioni e delle aspettative. Io sono chiamato ad alzare il livello e dobbiamo provare a farlo. Dobbiamo però essere realistici: la classifica ci impone di risalire e di uscire da questa situazione. Poi dopo capiremo quali obiettivi che dobbiamo centrare".

Come proverete a limitare Modric?
"L'ho incontrato due anni fa in vacanza. Lui si era presentato come grande tifoso del Milan, io gli ho fatto i complimenti: sulla qualità del giocatore non c'era dubbio, sulla costanza di come vive le partite dimostra di essere un grande campione. Dovremo provare a limitarlo".

Quanto le dà fastidio prendere gol da calcio piazzato?
"Molto, dobbiamo lavorarci con la testa giusta. Sul gol di Cristiante, che abbiamo rivisto tante volte, penso che abbia fatto un gol imprevedibile. Era dura metterci dei rimedi. Troppe volte ci siamo fatti prendere in quelle posizioni. Ci abbiamo lavorato tanto".

Ha parlato col Presidente in questi giorni?
"Sì, due giorni fa. L'ho sentito molto meglio rispetto a due settimane fa, a livello di tono. Ci ha stimolato a fare il meglio possibile e ad uscire da questa situazione di classifica: è stato un colloquio molto positivo, mi dispiace ancora non averlo conosciuto. E' una persona positiva, intelligente e determinata. E' una presenza che è estremamente passionale. Spero di conoscerlo dal vivo presto. Voglio dargli soddisfazini diverse rispetto a quell che siamo riusciti fin qui a dargli".

Se avesse la possibilità di togliere un problema alla Fiorentina, quale vorrebbe togliere prima?
"A noi manca la vittoria, solo quello. Nella nostra testa mancano i punti. Le sconfitte fanno perdere fiducia e autostima. Noi siamo delle persone privilegiate ma abbiamo un'anima e tutti vorremmo dare una soddisfazione. Le vittorie non arrivano per caso. Sono sicuro che usciremo da questa situazione, la serietà e la compattezza del gruppo mi danno fiducia".