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La Serie A fa i conti con gli infortuni, ancora una volta. Le Nazionali tolgono giocatori ai club ma il problema non è risolvibile. Alcuni ct farebbero però meglio a pensarci un po' di più prima di rischiare: il caso Pulisic è la provaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

La Serie A fa i conti con gli infortuni, ancora una volta. Le Nazionali tolgono giocatori ai club ma il problema non è risolvibile. Alcuni ct farebbero però meglio a pensarci un po' di più prima di rischiare: il caso Pulisic è la prova

Anche la seconda sosta della stagione è ormai agli archivi. Ancora poche ore e la Serie A tornerà a essere protagonista dei nostri weekend e ripartiranno le varie corse sia in Italia che nel resto d'Europa, con le coppe che faranno il resto. Tra un mese sarà tempo di verdetti per Gattuso e i suoi ragazzi ma nel frattempo sarà il caso di rituffarsi nel calcio che ci regala più emozioni, con i vari allenatori che dovranno però fare i conti, come sempre, con le defezioni che provengono proprio dagli impegni delle Nazionali. Problema irrisolvibile, anche con le nuove "regole". Il problema è annoso, inutile nasconderlo. I club si lamentano di come i commissari tecnici spremano i calciatori che sono sotto contratto con le società e non con le Nazionali, ma non è possibile risolvere questo caos, visto che le gare di qualificazione alle varie competizioni, che sia Mondiale o Europeo o altre coppe internazionali, dovranno essere giocate sempre e gli infortuni continueranno a esserci. Per provare a cambiare un po' le carte in tavola è arrivata la decisione della FIFA che a partire dalla prossima stagione cambierà un po' di cose: il periodo di sosta sarà uno solo, dal 21 settembre al 6 ottobre, nel quale verranno disputate quattro partite, prima della sosta di novembre, che comunque ci sarà, dal 9 al 17. Un'interruzione in meno ma che non cambierà molto, visto che i calciatori lasceranno comunque i loro club di appartenenza per vestire le maglie delle rispettive Nazionali. Serve maggiore attenzione. Entrano più nello specifico di quello che è successo in queste ultime due settimane, l'allenatore di Serie A che dovrà correre più ai ripari sarà Massimiliano Allegri, visto che il suo Milan ha perso diversi giocatori e i più importanti saranno certamente Adrien Rabiot, out un mese per una lesione al polpaccio, e Cristian Pulisic, con i tempi di recupero che saranno da stabilire. Ecco, l'infortunio dello statunitense ha fatto, giustamente, innervosire il club rossonero, visto e considerato che nonostante il numero 11 del Diavolo avesse accusato un problema, il ct degli USA, Mauricio Pochettino, non lo ha risparmiato nell'ultima partita. Una partita che, come se non bastasse, non era certo decisiva, visto che si trattava di un'amichevole contro l'Australia. Pulisic poteva essere risparmiato, questo è certo, ma l'ex allenatore del Tottenham non l'ha vista così. E il risultato è che Allegri non lo potrà avere nella sfida contro la Fiorentina, nella quale non ci sarà, dall'altra parte, neanche Moise Kean, a meno di recuperi lampo. Insomma, se da una parte il "problema infortuni in Nazionale" non è risolvibile, dall'altra devono essere i commissari tecnici a saper gestire le cose nel modo migliore, per non privare i club dei loro calciatori migliori, almeno quando è possibile farne a meno.