
L’attesa per Kean e i dubbi a centrocampo. A San Siro i viola trovano un Milan incerottato
Ha più pensieri Allegri che non Pioli, almeno in termini di formazione. In avvicinamento alla ripresa del campionato, che vedrà i viola di scena domenica sera a San Siro, le defezioni chiamano in causa più il Milan che la Fiorentina, di fatto sospesa unicamente sulle condizioni di Moise Kean.
Tentativo in extremis
Ieri Pioli ha più o meno anticipato un certo ottimismo, lasciando spazio a quelle che saranno le indicazioni della vigilia e di conseguenza della rifinitura. Kean ancora ieri ha lavorato solo parzialmente con il resto dei compagni, ma la volontà resta quella di provare a esserci e non sono da escludere tentativi sul fil di lana o comunque una presenza tra i convocati. Insomma Piccoli resta fortemente favorito per una maglia da titolare, ma su Kean resistono margini di speranza.
Milan incerottato
Come detto in casa Milan le scelte di Allegri sono invece fortemente influenzate dai postumi dei vari impegni in nazionale. Con Pulisic e Rabiot sicuri assenti il tecnico livornese deve fare i conti anche con gli acciacchi di Saelemaekers ed Estupinan mentre soprattutto Nkunku non pare nelle migliori condizioni. L’idea pare essere quella di un Leao in versione falso nueve, unico riferimento offensivo in un 3-5-2 nel quale in attacco potrerbbe essere Loftus-Cheek il partner del portoghese
Dubbi a centrocampo
Dei vari reparti è quello mediano il più ricco, anche per il ritorno tra i convocabili di Sohm. Lo svizzero si aggiunge a un pacchetto composto da Mandragora, Nicolussi Caviglia (entrambi favoriti per partire dall’inizio) Fagioli, Ndour e Fazzini. Quest’ultimo può finire in ballottaggio con Gudmundsson sulla trequarti ma anche completare il centrocampo facendo la mezzala, anche se molto dipenderà da come Pioli deciderà di affrontare il fulcro del gioco rossonero rappresentato da Modric, dato per certo tra i titolari.







