Il Corriere Fiorentino titola: "All'inferno e ritorno. Viola graziati da due rigori"
Sulla prima pagina del Corriere Fiorentino del lunedì campeggia un titolo: "All'inferno e ritorno". Il riferimento va a un Fiorentina-Bologna dall'andamento a dir poco ondivago, raccontata così dal quotidiano locale: quando tutto sembrava finito, quando il Franchi ribolliva di rabbia e l’unica domanda era se Pioli sarebbe stato esonerato o no e nessuno, ma proprio nessuno, poteva pensare che finisse così: con un pareggio che non cambia la classifica ma che potrebbe valere come una, dieci, cento vittorie. Perché a volte basta una scintilla per accendere un fuoco e chissà. Ieri la Fiorentina potrebbe aver finalmente trovato dentro se stessa la fiamma per dare un senso al proprio campionato.
Certo resta tutto il brutto che si è visto per un’ora abbondante e per cancellarlo, e allontanare i fantasmi, serviranno tante altre conferme e prestazioni (parecchio) più convincenti. Se si parla di calcio infatti, e di gioco, questa squadra ancora non esiste. Dei progressi di Vienna insomma, nemmeno l’ombra. Non a caso il Franchi ha accolto l’intervallo coi fischi. E chi pensava o sperava che in avvio di ripresa arrivasse una reazione è rimasto rapidamente deluso. Giusto il tempo di vedersi dare e poi togliere (giustamente) un rigore e, subito dopo, ecco lo 0-2. Facile, per una squadra che gioca a memoria come il Bologna, entrare nelle difesa di burro della Fiorentina. Con la forza della disperazione, scrive il Corriere, e con due calci di rigore contestati dal Bologna («Va codificato l’utilizzo del Var», dice l’a.d. Fenucci) che hanno rimesso in vita una squadra che pareva morta e che alla fine, invece, ha rischiato addirittura di vincere.






