Marotta chiede, Fenucci si accoda: in nome del "sistema" la Serie A vuole delucidazioni sul VAR
Fine settimana di campionato intensissimo per quel che riguarda gli episodi arbitrali e le polemiche del post partita. Tutto è iniziato con l'attesissimo Napoli-Inter ed il contestato rigore assegnato al Napoli per il contatto Mkhitaryan-Di Lorenzo. L'episodio è stato preso ad esempio da Marotta che nel post partita si è così espresso: "La mia presenza è un contributo che voglio dare al sistema, perché non riesco a capire. Al di là del Napoli che ha meritato la vittoria, il rigore nasce da una valutazione dell'assistente. Una volta interviene il VAR, l'altra l'assistente e sconfessa l'arbitro che era molto ben appostato. L'arbitro non aveva fischiato sul rigore e meglio di lui non poteva esserci nessuno. Questa dinamica avrebbe richiesto l'intervento del VAR, da lì la partita ha preso una piega particolare".
Sullo stesse linea anche l'ad del Bologna Claudio Fenucci, dopo il contestatissimo pareggio con la Fiorentina: "Non mi sono piaciuti gli episodi, faccio questo intervento perché voglio essere utile al sistema. Nel tempo abbiamo cercato di codificare gli interventi fra VAR e campo, non capisco perché su alcuni episodi che sono chiari ogni tanto interviene e ogni tanto no. Se abbiamo accettato di codificare alcuni falli, quando ci sono non si capisce perché a volte il Var interviene e a volte no. Come dirigente anziano di questo sistema, in qualche modo mi devo interrogare".
Entrambi insomma mettono il sistema e la sua funzionalità al centro del ragionamento, ma è chiaro che entrambi gli sfoghi siano dettati dalla sensazione di aver subito un torto. Il concetto comunque resta: sull'utilizzo del VAR e sulla soggettività di alcune scelte, restano ancora diversi dubbi tanto fra gli addetti ai lavori quanto fra i tifosi.











