Tudor esonerato, i nomi per il dopo: Palladino accetta un anno, Mancini vuole progetto
L'addio di Igor Tudor non arriva come un colpo di fulmine a ciel sereno, anzi. Perché già una settimana fa la Juventus aveva incominciato a sondare il terreno per il possibile sostituto. Poi sono arrivate altre due sconfitte dopo quella per due a zero contro il Como: quella onorevole di Madrid, dove comunque Di Gregorio era stato fra i migliori nel parare qualsiasi cosa gli capitasse a braccio, poi quella dell'Olimpico di ieri, con il gol di Basic dalla distanza a marcare la differenza.
Per ora ci sono due possibili candidati che sono già stati sondati. Uno è Raffaele Palladino, cresciuto nella Juventus e che conosce molto bene l'ambiente, sarebbe una scelta di continuità e di vicinanza. Sponsorizzato da François Modesto - che lo ha avuto al Monza - ma anche da Giorgio Chiellini, di cui è stato compagno proprio con la maglia bianconera. Accetterebbe un contratto di un solo anno per poi valutare tutto a giugno, lasciando le mani libere al board e a quello che diventerà, con ogni probabilità, il nuovo amministratore delegato, cioè Damien Comolli.
Poi c'è Roberto Mancini che, da par suo, vuole un progetto più ad ampio respiro. Un contratto più lungo per potere entrare nelle decisioni e incidere sin da subito. Una situazione decisamente più complicata e che per questo potrebbe non essere la prima opzione. Ci sarebbe libero anche Luciano Spalletti, dopo l'esonero con la Nazionale italiana, ma è lecito aspettarsi una situazione simile.
E gli altri? I nomi più interessanti sono quelli di Xavi (che mesi fa aveva avuto un contatto con la Juve), oppure Marco Silva (sondato in estate), Southgate - difficile - e Terzic. Comolli ha pescato più volte fuori dall'Italia per il nuovo allenatore. E poi c'è ancora Thiago Motta sotto contratto.











