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Kean-Gud e i numeri difensivi dell'Inter: ecco i motivi per credere nell'impresa a San SiroTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 13:00Copertina
di Lorenzo Della Giovampaola
per Firenzeviola.it

Kean-Gud e i numeri difensivi dell'Inter: ecco i motivi per credere nell'impresa a San Siro

Non nascondiamocelo, quella di stasera a San Siro contro l'Inter è la classica partita in cui la Fiorentina viene vista da tutti (aggiungerei anche giustamente dato il momento) come vittima sacrificale sull'altare della vittoria dei nerazzurri, volenterosi di non perdere terreno dal Napoli capolista e uscito vincente dalla trasferta di ieri contro il Lecce. Gli uomini di Chivu sono infatti reduci dal ko nello scontro diretto contro la squadra di Conte al Maradona e non vedranno l'ora di rifarsi tra le mura amiche approfittando di una squadra, quella viola, in balia di un avvio disastroso in campionato. Il pareggio per 2-2 in rimonta contro il Bologna al Franchi, nonostante la rimonta, ha infatti lasciato più di qualche dubbio, soprattutto per l'ennesima prestazione di basso livello offerta dalla formazione di Pioli e non ha certamente dato quella carica anche a livello mentale all'ambiente nell'avvicinarsi ad una gara di questo livello.

Il momento di Kean e Gudmundsson
Eppure nonostante tutta questa negatività che si respira e questo senso quasi di arrendevolezza, ci sono alcuni fattori che possono far ben sperare e che fanno arrivare la Fiorentina a questa partita con delle giuste aspettative. Il primo motivo è legato a due nomi, ossia quelli di Moise Kean e Albert Gudmundsson, non sicuramente nel loro miglior momento della carriera, ma certamente in crescita e con un carico di fiducia in più derivatogli dai due rigori trasformati contro il Bologna. Moise nelle ultime quattro gare disputate tra Fiorentina e Italia ha segnato tre gol, di cui due in campionato e uno con gli azzurri, ed inoltre è tornato ad essere maggiormente coinvolto nella manovra dei viola come dimostrano i sei tiri effettuati nella scorsa giornata, di cui quattro in porta, con un xG personale arrivato a 1.44. Gud invece, oltre ad essere attualmente il miglior marcatore stagionale dei viola con due gol in Conference League e uno in Serie A, sta ritrovando la miglior condizione atletica oltre che mentale dopo lo stop rimediato in nazionale alla prima sosta di settembre. Il fatto per lui di ritrovare continuità anche di impiego giocando due gare da titolare consecutive potrebbe rappresentare un attestato di stima in grado di fargli fare poi la differenza sul campo.

I numeri della difesa di Chivu
Oltre ad un attacco che sembra dare segnali di risveglio c'è anche un altro elemento che può fare ben sperare i viola, ed è quello di trovare di fronte a se una squadra che, sebbene resti probabilmente l'organico più forte della Serie A, ha fino ad ora concesso in campionato già 11 gol, uno solo in meno della Fiorentina. Le reti per dire che Lautaro e compagni hanno subito contro il Napoli, quelle di McTominay e Anguissa, hanno mostrato quanto la difesa nerazzurra possa essere vulnerabile se attaccata con i giusti tempi e la giusta cattiveria a campo aperto. 

Un precedente che da fiducia
Sia chiaro, il livello dell'avversario resta al momento comunque quasi proibitivo, ma è giusto anche sottolineare come appena nove mesi fa, sempre in una gara infrasettimanale (li si trattava del recupero del match interrotto per la vicenda legata alla salute di Bove) una Fiorentina non clamorosamente diversa da questa negli uomini e tra l'altro anche in grave emergenza infortuni, data per tutti come già sconfitta in partenza, vinse per 3-0 al Franchi, in una delle tante notti da grande contro le grandi della squadra allora allenata da Palladino.