Zero vittorie in dieci gare, a Pioli era già successo. Il precedente di Prandelli come speranza viola
In un avvio di stagione a dir poco nefasto, la Fiorentina è riuscita a battere la propria partenza peggiore di sempre in Serie A. Cose che era già stata certificata dopo la debacle di San Siro con l'Inter, perché non era mai accaduto prima che la squadra viola non avesse mai vinto una partita nelle prime nove giornate. Ma dopo il ko col Lecce, la Fiorentina conferma e "migliora" il peggior avvio di campionato della sua storia. Sono forse i dati più eclatanti della gestione di Stefano Pioli, giunto ormai al capolinea della sua seconda esperienza da allenatore in riva all'Arno. La giornata di oggi infatti dovrebbe essere quella dei comunicati ufficiali, col tecnico che fino a ieri sera non intendeva dimettersi rimandando tutto nelle mani del club, che da ore al Viola Park - nel corso del ritiro punitivo protratto fino alla partenza per la Germania - tratta col parmense per un'intesa economica che possa risolvere la situazione.
I numeri della crisi nera
Succube anche del Lecce, la sua squadra si è confermata peggior difesa e quartultimo attacco del campionato, con l’ultimo rendimento casalingo di tutta la Serie A (un punto in cinque gare) e con sei sconfitte in dieci incontri che eguagliano il dato del 2001/02, quando però erano arrivati anche tre successi. Numeri impietosi, ma a inchiodare l'ex Milan e Al Nassr prima di tutto c'è probabilmente la striscia record registrata in negativo in campionato. E ieri questo “score” è peggiorato ancora, cedendo il passo al Lecce. L'avvio di campionato è stato scandito da quattro pareggi e sei sconfitte, con soli quattro punti: quella del 2025/26 è la Fiorentina partita peggio nella sua storia, riuscendo a battere quella di Carletto Mazzone 1977/78 che alla decima giornata aveva conquistato un solo successo e quattro pareggi. Una situazione catastrofica che il tecnico parmigiano aveva già collezionato, arrivando alla decima partita consecutiva di campionato senza successi per la seconda volta nella sua carriera. L’altra risale al periodo tra il novembre 2006 e il gennaio 2007 quando era sulla panchina del Parma: allora furono cinque pareggi e cinque sconfitte.
Il precedente di speranza
Un quadro generale drastico che lascia spazio a poche speranze, tutte riposte (per quanto riguarda il campo delle statistiche) all’unico precedente della storia della Fiorentina a cui potersi aggrappare, quello legato agli zero punti e all’ultimo posto in classifica, alla decima giornata, della Fiorentina di Cesare Prandelli nella stagione 2006/07. Squadra che però, come è doveroso ricordare, partiva da una clamorosa penalizzazione di -19 (poi ridotta a -15) e che al momento di oggi, ossia alla decima giornata, aveva già azzerato il disavanzo e si avviava all'incredibile sesto posto finale. Una meta da raggiungere che per la Fiorentina attuale pare utopia, scornandosi con la realtà dei fatti e anche con le statistiche: negli ultimi otto campionati infatti, nessuna squadra si è salvata con almeno 4 punti dopo i primi dieci turni. La morale della favola è che Pioli o non Pioli, la Fiorentina deve iniziare a ingranare per tirarsi fuori da un torpore che sembra non avere fine.






