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Il viola nel destino: Spalletti e Firenze, la storia di un amore mai pacificatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 13:00Copertina
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

Il viola nel destino: Spalletti e Firenze, la storia di un amore mai pacificato

C’è un filo viola che nella vita di Luciano Spalletti non si è mai spezzato. Si è attorcigliato, surriscaldato, a volte perfino incendiato ma è rimasto lì: teso tra l’amore dichiarato per la Fiorentina e una città che, ogni volta che rivede uno dei suoi "figli" al Franchi, sembra non riuscire a decidersi se abbracciarlo o fischiarlo. Un legame irrisolto, pieno di sentimenti ma in tempi recenti anche di spine. Spalletti, del resto, lo ripete da anni: l’obiettivo, un giorno, è sedersi sulla panchina della sua squadra del cuore. Un desiderio che ha ribadito solo poche settimane fa (LEGGI QUI), quasi come fosse un appuntamento con il destino. Eppure, Firenze non gli ha mai risposto in modo lineare. Qualcuno gli ha persino dato del tifoso “opportunista”, complici quell’aria furba, quell'accento flemmatico e marcatamente toscano e quel modo di stare in panchina che sono diventati un cult in tv e sui social. 

Gli episodi che hanno scavato il solco
Il punto più alto della tensione tra Spalletti e il tifo viola resta indiscutibilmente il Fiorentina-Napoli del 28 agosto 2022: un diverbio con un tifoso nel parterre, un tentativo di schiaffo – andato a vuoto –, due Daspo e una conferenza stampa di fuoco in cui Spalletti parlò di “Firenze e del suo pubblico” con parole pesanti. Ma il copione simile (ma a livello di campo) era già stato scritto anni prima: dal rigore assegnato all’Inter per un impercettibile tocco di Vitor Hugo con il polpastrello nel 2018 (scelta arbitrale difesa con decisione dal tecnico), al clamoroso 3-3 del febbraio successivo al Franchi, con il pareggio viola al 101’ (rigore di Veretout) per un presunto tocco di braccio di D'Ambrosio - era in realtà solo petto - e le proteste furibonde davanti alle telecamere: "E' petto netto!" la frase ripetuta all'impazzata a Sky.

Il presente: un incrocio da scintille
Adesso arriva un nuovo capitolo, forse il più imprevedibile. La Fiorentina, ultima in classifica, arriva alla gara contro la Juventus confidando nel cambio in panchina per riaccendere la stagione nella partita più identitaria dell’anno. La Juventus di Spalletti, reduce a sua volta da un ribaltone in prima squadra, va a caccia di continuità per non perdere ulteriore terreno per la zona Champions. E in mezzo, come sempre, c’è quel filo viola che per l’allenatore non si è mai spezzato, ma che ogni volta sembra pronto a incendiarsi di nuovo.