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Spogliatoio, mal di gol, emergenza infortuni: Conte is back, ma quanti problemi ha il Napoli

Spogliatoio, mal di gol, emergenza infortuni: Conte is back, ma quanti problemi ha il NapoliTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 08:45Serie A
Pierpaolo Matrone

Antonio Conte è tornato oggi a Castel Volturno dopo alcuni giorni di permesso, utili per staccare e ritrovare serenità in famiglia ma anche per riflettere profondamente sulla crisi del Napoli. Prima della sosta, il tecnico aveva lasciato un messaggio forte – "Io non accompagno il morto" – che racconta bene lo stato d’allarme attuale. Ora, per rimettere in piedi la squadra, serviranno scelte nette e interventi mirati su tre questioni cruciali.

Il primo punto riguarda l'emergenza infortuni. La sconfitta contro il Bologna ha già complicato la situazione, ma il ko di Zambo Anguissa, out per circa tre mesi, ha aggravato ulteriormente il quadro. Con De Bruyne indisponibile da settimane, la mediana è ridotta all’osso. Conte potrà contare soltanto su Elmas nell’immediato, mentre Billy Gilmour è atteso a breve e dovrà alternarsi con il macedone in un ciclo di nove partite decisive. L’assenza di Anguissa toglie fisicità, strappi, inserimenti e perfino gol: qualità che qualcuno dovrà provare a replicare, almeno parzialmente.

Poi c'è il mal di gol (e di pericolosità). L’infortunio di De Bruyne ha tolto al Napoli non solo qualità, ma anche direzione: dal suo k.o. un solo gol, tra l'altro su palla inattiva, in quattro partite. Senza il belga, gli azzurri sono precipitati ai livelli più bassi della Serie A anche per gol attesi e punti attesi. La manovra resta pulita ma innocua, facile da contenere. Conte dovrà reinventare la fase offensiva: più rifornimenti dalle corsie, possibile rilancio di Neres o Lang, e centralità ritrovata per Hojlund. Meno palleggio sterile, più verticalità.

Il terzo fronte è psicologico. Conte non ha nascosto una certa distanza con il gruppo: qualcosa si è incrinato e va ricucito subito. Lo spirito collettivo che aveva alimentato il percorso scudetto sembra svanito. Ritrovare coesione, identità e sacrificio reciproco sarà il primo passo per tornare competitivi. La sosta è finita: per Conte e il suo Napoli, adesso comincia la vera salita.

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