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Uva su Euro 2032: "Solo l'Allianz ha tutti i parametri, ma anche altri stadi sono sulla buona strada"

Uva su Euro 2032: "Solo l'Allianz ha tutti i parametri, ma anche altri stadi sono sulla buona strada"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Tommaso Bonan
Oggi alle 11:21Serie A
Tommaso Bonan
fonte da Torino, Camillo Demichelis

Michele Uva, direttore esecutivo della UEFA per la sostenibilità sociale e ambientale e delegato per Euro 2032, ha parlato in occasione dell'evento Social Football Summit che quest'anno si svolge a Torino presso l'Allianz Stadium: "Ci sono cinque pilastri che reggono la sostenibilità ed ognuno regge l’altro. La sostenibilità sta diventando un tema abusato, ma dobbiamo mette questi cinque elementi insieme in un percorso strategico. La strategia è un terzo passaggio: prima c’è bisogno del commitment della tua azienda, la forza di voler affrontare certi temi. La Juve, pochi giorni fa, ha dato il primo grande segnale su come si incorpora la sostenibilità nella strategia generale. La Juve è stata la prima e faccio i complimenti a Greta Bodino. Se c’è il commitment della società, poi c’è bisogno delle persone. Noi ci prediamo sempre le nostre responsabilità, ma nessuno può chiederci di salvare il pianeta perché non dipende dal governo. Poi dopo la strategia ci vogliono fatti concreti".

Sugli investimenti nella sostenibilità - "Molti vedono tutto questo come un costo, ma in realtà è un investimento. Oggi tutto questo è una sana competizione sul lavorare con le organizzazioni per cercare di creare percorsi comuni e questo apre le porte a nuove risorse. Noi abbiamo firmato un contratto con un grandissimo sponsor interazione, il primo sponsor della Uefa che si occuperà di sostenibilità. L’Europeo femminile ha avuto 95 azioni legate alla sostenibilità. Io fino al 2021 non mi ero mi occupato della sostenibilità e sempre nel 2021 in Federcalcio avevamo fatto il primo report sulla sostenibilità. I 5 pilastri sono sempre legati tra loro e non possono mai essere slegati".

Bisogna avere delle capacità di anticipare i cambiamenti della società civile e non subire mali ma anticiparli. Dalla lotta al razzismo, la parte dell’inclusione, della diversity e dell’equality. Lavorano con me 16 persone e 12 sono donne".

Sulla piramide della sostenibilità - "La piramide è un top-down. Questi discorsi partono dal vertice Uefa che parla con le Federazioni e i club. L’obiettivo finale è quello di arrivare nel 2030 a raggiungere la base della piramide, ovvero i nostri tifosi, quelli che sono influenzati dal calcio".

Sulla sostenibilità in Italia - "FIGC e Lega sono state le prime in Europa a prendere la nostra strategia, c’è una grande sensibilità e accelerazione spinta anche dai partner commerciali e dalla società civile. C’è grande sensibilità, il nostro percorso è lungo, ma l’importante è che ci sia una base. Ormai tutti i club di serie A hanno una manager per la sostenibilità. Dobbiamo raggiungere la base e siamo sulla buona strada".

Sostenibilità stadi in Italia - "Sono molto positivo. L’Italia ha fino al 1° ottobre per presentare i cinque stadi. L’Allianz ha tutti i parametri, l’unico ma anche altri sono sulla buona strada. La cosa importante è l’impegno della Figc, del Ministro dello Sport e dei commissari dell’impiantistica sportiva. L’obiettivo sono convinto che si potrà raggiungere e per Uefa l’Italia è un paese storico”.

Quali sono i parametri? "In tutto sono 132, a livello di requisiti per uno stadio per essere a norma e UEFA, il 20% sono legati alla sostenibilità".

Sul nuovo San Siro? "Sarà una stadio moderno. L’Allianz Stadium è stato inaugurato da anni ma ti sembra ancora uno stadio moderno. La cosa fondamentale è che si possa creare uno stato flessibile e agile che possa anche aumentare la capienza e che sia flessibile a livello di spazio".

Sugli stadi dell’Udinese e dell’Atalanta - "Cinque stadi nuovi in Italia sono tutti di imprenditori italiani. I grandi investitori dei club devono accelerare sulle infrastrutture. Lo stadio della Roma? Vale per tutte le grandi città e negli ultimi mesi con Euro 2032 in tanti stanno accelerando. Lo stadio è anche riqualificazione urbana".

Le scelte future di Michele Uva - "Il ciclo di un manager è tra i 4 e i 6 anni. Ho costruito il mio successore, penso sia giusto dopo 5 anni lasciare una legacy al calcio europeo certificata dal Time ma me la sento dentro. Penso di averlo fatto con passione, adesso è giusto fare questo passaggio e credo che mi occuperò d’accordo col mio presidente mi focalizzerò su Euro 2032. I ricavi che vengono da un europeo sono redistribuiti al 97% a tutto il calcio europeo".

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