Prandelli sul momento viola: "Se Pioli ha fallito vuol dire che la situazione è grave"
"Alla Fiorentina serve una scintilla, alla Juve i gol degli attaccanti". Parola di Cesare Prandelli, uno che conosce molto bene entrambe le realtà. Ex calciatore juventino ed ex allenatore viola, Prandelli ha parlato alla Gazzetta dello Sport presentando così la sfida in programma sabato: «La Fiorentina all’ultimo posto in Serie A è la cosa che mi stupisce di più. Vanoli l’ha ereditata da Pioli, che è un grande tecnico. Se Stefano non ce l’ha fatta, un problema c’è senz’altro. Vanoli non è l’ultimo arrivato, mi auguro individui in fretta le soluzioni».
Qual è il problema della Juventus?
«Probabilmente negli ultimi anni ha ricercato prima i giocatori e poi gli uomini. E quando è così, serve fortuna per vincere».
Spalletti ha sostituito Tudor e ha parlato subito di tornare in corsa per lo scudetto: troppo ottimista?
«Allena la Juventus, è giusto essere ambiziosi. L’anomalia era sentir parlare di quarto posto. Luciano ha parlato da Juve, Boniperti lo avrebbe apprezzato. Anch’io credo che con Spalletti possano rientrare nella lotta scudetto».
Comolli ha detto che la Juve di cui si innamorò era quella che riforniva l’Italia di Bearzot nel 1982: è possibile una Signora più azzurra?
«Sì, ma bisogna programmare nei vivai e riportare qualche italiano dall’estero. Io partirei da Tonali».
Vlahovic è in dubbio per il big match contro la Fiorentina, l’altro grande ex Kean sta recuperando: cosa pesa di più?
«La Juve senza Dusan perderebbe molto e Spalletti lo sa. Kean ha bisogno di campo per essere devastante: quando lo trova, segna a raffica come nella scorsa stagione».








