Più "noi" meno "io", Vanoli traccia la rotta per trasformare la Fiorentina in una squadra vera
Non cerca scorciatoie Paolo Vanoli, e d’altronde non sembra proprio il tipo. Il tecnico viola sembra già parecchio a suo agio nel suo nuovo ruolo, e almeno davanti ai microfoni le idee paiono chiarissime. Concetti chiari, poco spazio alle individualità, molto di più al collettivo, la Fiorentina deve ripartire da una rinnovata unità, quanto meno sul rettangolo di gioco.
Meno io, più noi
In tal senso la lezione di Vanoli ha più l’aspetto della spiegazione ai problemi della Fiorentina, insieme di calciatori non ancora diventato squadra nonostante l’estate sia ormai un lontano ricordo. Non che mancanze del genere non si fossero già palesate in campo, nelle gare che fino a oggi non hanno mai regalato 3 punti ai viola, ma sentirlo ribadire da chi sta lavorando quotidianamente con tutti i protagonisti fa tutt’altro effetto.
Una cultura sportiva da costruire
Sotto questo profilo l’impatto di Vanoli continua a essere molto psicologico, ancor prima che tattico. Se le doppie sedute sono servite soprattutto a conoscersi meglio tra squadra e staff è nell’appliczione durante la partita che l’allenatore chiede un cambio di mentalità, come minimo nel sostegno al compagno o più in generale alla manovra. Offensiva o difensiva che sia. Meno “io” e più “noi” è il punto d partenza che Vanoli chiede alla Fiorentina, e d’altronde per battere la Juventus servirà una prova su buoni livelli da parte di tutti.
Rebus formazione
Di certo sul fronte della formazione che domani sera scenderà in campo contro i bianconeri resiste incertezza, se non proprio nel modulo quanto meno negli interpreti. Con Kean recuperato Piccoli, Gudmundsson e Dzeko sembrano tutti in ballo per un’altra maglia da titolare, così come a sinistra Fortini pare avvantaggiato su Parisi per sostituire Gosens. Con Sohm favorito per completare il reparto mediano con Nicolussi Caviglia e Mandragora dietro Ranieri è fresco di conferma nel ruolo di capitano, mentre Pongracic e Pablo Mar restano entrambi davanti a Comuzzo per una maglia da titolare davanti a De Gea.








