Il campo evidenzia le necessità del mercato, ma a gennaio anche un esterno offensivo può tornar comodo
Difficile capire come e perché la gran parte del gruppo di calciatori che l'anno scorso si era guadagnata la sesta piazza del campionato adesso si ritrovi in così grande difficoltà come avvenuto nel primo tempo contro la Juve. I primi 45 minuti della sfida di sabato sono la conferma di una fiducia e di un'autostima che ancora il gruppo viola non ha ritrovato, e i tanti errori dei diversi singoli la testimonianza che sul piano del gioco Vanoli deve ancora impostare parecchio lavoro.
Personalità in mezzo al campo cercasi
A un mese dal via ufficiale alla finestra invernale di calciomercato le difficoltà viola sono abbastanza evidenti, dietro manca un riferimento centrale in grado di guidare il reparto, in mezzo un elemento di personalità capace di dettare i tempi della manovra e di tanto in tanto anche saltare l'uomo. Se sabato né Fagioli né Sohm sono riusciti a scrollarsi di dosso un certo timore reverenziale, con il solo Mandragora capace d'imporsi sfruttando il suo tiro da fuori, gli stessi Ndour e Nicolussi Caviglia restano lontani dal profilo che servirebbe, lo stesso che la Fiorentina ricercherà sul mercato invernale partendo da quel Martel del Colonia che potrebbe rappresentarne la sintesi.
Rapidità difensiva da reperire sul mercato
Discorso più o meno simile dietro, dove prima ancora di capire se Diogo Leite potrà diventare una pista concreta sarà necessario capire meglio il futuro di Comuzzo e magari pure di Pablo Marì. Mentre il friulano è rimasto a riposo sabato sera per le fatiche con l'Under 21 lo spagnolo ha sofferto moltissimo Vlahovic e più in generale non è esente da responsabilità per tante (troppe) defezioni difensive costate in termini di punti. Anche in questo reparto, insomma, Goretti dovrà essere bravo a individuare le giuste correzioni.
Le riflessioni sull'esterno offensivo
Diverso il discorso in attacco, dove l'abbondanza non manca ma dove la sintonia tra Piccoli e Kean è parsa ancora lontana. Al di là delle valutazioni sulle caratteristiche dei due attaccanti, più o meno in grado di giocare insieme, l'assenza di un esterno offensivo impedisce a Vanoli di individuare troppe varianti, motivo per il quale non ci sarebbe da stupirsi se a gennaio anche il nome di un attaccante esterno venisse accostato ai viola. Una questione meno impellente rispetto alle altre due, certo, ma anche una prospettiva da tener di conto per quando (speriamo presto) la classifica della Fiorentina dovesse tornare a quote più accettabili.








