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tmw / fiorentina / Copertina
Gli alibi per Gud sono finiti: ora Vanoli e Firenze si aspettano di vedere il vero AlbertTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 20:00Copertina
di Lorenzo Della Giovampaola
per Firenzeviola.it

Gli alibi per Gud sono finiti: ora Vanoli e Firenze si aspettano di vedere il vero Albert

Probabilmente in tanti potranno avanzare l'idea che di Albert Gudmundsson se ne stia parlando fin troppo, soprattutto in quest'ultimo periodo. Quando però arrivi a Firenze per cifre importanti e indossi la maglia numero dieci della Fiorentina le pressioni e le chiacchiere attorno al tuo nome fanno parte del gioco, ed è inevitabile che, a prescindere dal nome dell'allenatore, il tuo profilo sia uno dei più gettonati nelle domande delle varie conferenze stampa. 

Vanoli e il nuovo Gudmundsson
Oggi poi il nome dell'ex Genoa era facilmente ricollegabile alla notizia fornita ieri dallo stesso calciatore che ha annunciato la fine del processo che in Islanda lo vedeva essere accusato di presunta cattiva condotta sessuale, ed in tal senso, Paolo Vanoli, sollecitato sul tema, ha fornito una risposta proprio su questo aspetto che ci porta a fare una riflessione: "Gud ha passato tre anni non facili, si è liberato di questo peso e ora voglio si liberi anche in campo, facendo vedere ciò che ci aspettiamo. Io in lui credo molto, questa situazione non è stata facile ma ora lo vedo un po' più sorridente. Come ha detto lui, adesso non vuole essere compatito: è un professionista e starà a lui".

La prova del nove
Siamo giunti quindi davvero alla prova del nove per il fantasista islandese anche secondo mister Vanoli. Da oggi in poi l'alibi del fattore extra campo va a decadere, e, come detto appunto dallo allenatore viola, che ha visto il ragazzo liberato di un peso, è giusto aspettarsi dal numero dieci gigliato una svolta a livello di prestazioni rispetto a quanto fatto vedere ad oggi con il conta gocce in maglia viola. Gudmundsson resta infatti una risorsa importante a livello offensivo per questa Fiorentina, nonché l'elemento che si sposa maggiormente bene con Moise Kean (che invece ha già più volte dimostrato le difficoltà nel giocare al fianco di Piccoli). A testimoniarlo resta il fatto che nell'arco di tutta la stagione, ad oggi, comprendendo anche le nazionali, nessun calciatore viola ha segnato quanto Albert, che con 8 gol totali è davanti a tutti. 

Il fattore testa
Se è vero infatti che come si dice "la testa nel calcio fa la differenza", la speranza per il mondo Fiorentina è che questa frase, spesso utilizzata come una sorta verità non detta, possa trovare riscontri anche per quanto riguarda il caso di Albert Gudmundsson e che con un anno e mezzo di ritardo Firenze possa così ritrovare finalmente il giocatore ammirato ai tempi di Marassi con la maglia del Genoa. In questa ottica magari l'ulteriore augurio è che il Mapei Stadium di Reggio Emilia, in cui Vanoli e i suoi giocheranno domani alle ore 15:00, possa essere il campo in grado di sancire la nuova vita in viola dell'islandese.