Continua la ricerca del nuovo dirigente: e Lo Monaco si propone su Radio FirenzeViola
Alla fine niente è cambiato, per adesso. A quarantotto ore dal fracasso del Franchi, dalla stilettata al cuore dei 21mila presenti a opera di Gift Orban, al minuto novantacinque, dai fischi, dal 'Fate ridere', dalla fuga della squadra in van dai vetri oscurati, dalla sensazione condivisa che poteva bastare così, che l'ambiente non ne potesse più, le decisioni drastiche sono rimaste solo in potenza nei discorsi da bar. E nel discorso fatto dal Ds Roberto Goretti dopo Reggio Emilia: "Servono scelte forti" aveva detto ormai più di una settimana fa. Dopodiché è arrivata un'altra sconfitta senz'appello, contro il Verona.
E, successivamente, la conferma di Paolo Vanoli, con fiducia fino a domenica prossima. Il lunedì al Viola Park è stato però ricco di riflessioni, e il fatto che ancora non si siano tramutate in qualcosa di concreto non significa che non avranno poi seguito, magari a gennaio. Si guarda proprio a quel mese che inizia a breve: la salvezza sul campo passa dalla salvezza sul mercato. E da uno scossone dirigenziale. Nessuna pedina del board societario è in discussione - ma d'altronde questa, piaccia o no, è la filosofia di Rocco Commisso -, non ci saranno da fare allontanamenti o retrocessioni, bensì un'aggiunta; è un'idea che nelle stanze dei bottoni al Viola Park circola già da tempo, una figura forte, un dirigente riconosciuto e riconoscibile, per l'esterno e l'interno, ovvero in termini nazionali ma anche per lo spogliatoio, da affiancare a Goretti.
Una richiesta che viene dalla stessa dirigenza, che non ha ancora individuato un nome. Anche perché prendere il timone di questa Fiorentina non fa gola a molti, la Viola in questo momento è come la 'lettera scarlatta', venire a Firenze adesso e rischiare di essere coinvolti in una retrocessione storica è una potenziale macchia sul curriculum che spaventa i molti. Cristiano Giuntoli è un nome circolato ma che in questo momento sembra molto distante da un suo approdo alla Fiorentina, Walter Sabatini invece è un profilo a dir poco vintage 'sponsorizzato' dalla Gazzetta dello Sport anche sulla scia di quanto fatto dallo stesso Sabatini a Salerno quattro anni fa in una situazione simile. E poi c'è Pietro Lo Monaco, storico dirigente ex Catania, fuori dal giro da un po', ma che a Radio FirenzeViola ha più o meno direttamente avanzato la sua candidatura (qui il podcast integrale): "Mi sono talmente tanto affezionato alla causa viola che se per caso mi chiamassero verrei gratis" ha detto. La suddetta chiamata ancora non è arrivata. E la ricerca continua...






