Comuzzo, dal no agli arabi a una stagione opaca: rilancio cercasi, mercato permettendo
Se si dovesse fare una cernita di giocatori della Fiorentina da cui ci si aspettava tutt’altra stagione (discorso che comunque vale per tutta la rosa), sicuramente ci inseriremmo Pietro Comuzzo. Dopo la rivelazione di un anno fa il giovane friulano sembrava destinato a proseguire la sua ascesa, affermandosi come il roccioso stopper vecchia scuola ammirato da tanti sotto la guida di Palladino. Invece le titubanze di una rosa intera, riguardanti soprattutto una difesa che ha fatto acqua per mesi, hanno trascinato nel vortice anche il classe 2005. Che sotto la gestione Pioli pareva lontano parente del Comuzzo intravisto fino allo scorso maggio, vuoi anche per un’estate passata coi riflettori addosso.
Le spietate corti estive
Non si possono, infatti, non ricordare le serrate avances arabe dell’Al Hilal di pochi mesi fa. Era l’estate scorsa e il potente club allenato da Simone Inzaghi era pronto a fare follie per accaparrarsi il centrale della Fiorentina, spingendosi fino ai 35 milioni di offerta ufficiale. La società, conscia sì di avere per le mani un prospetto del futuro ma anche una proposta economica mica da ridere, aveva accettato e passato la palla in mano al giocatore: fu proprio Comuzzo, infatti, a far saltare il banco, restio alla Saudi Pro League e voglioso di continuare la sua carriera nel calcio che conta, in Europa.
Pioli e una discesa in picchiata
Così, dopo una preparazione estiva svolta con la testa ben salda sul progetto viola, il difensore ha iniziato la stagione con le stimmate di chi era chiamato a confermarsi e recitare ancora un ruolo da protagonista. Però, la retroguardia a tre e il sistema difensivo impostato da Stefano Pioli non hanno portato effetti positivi e il trend negativo in cui si è infilata da subito l’intera squadra ha nociuto contro di lui. Gli svarioni col Polissya e le difficoltà contro il Napoli furono il preludio a quattro mesi disastrosi, per lui come per tutta la Fiorentina.
Vanoli e il mercato che incombe
L’effetto Paolo Vanoli non ha sortito subito i miglioramenti sperati, anche se alla lunga l’adattamento a un nuovo schema tattico e il recente cambio di modulo - soprattutto il ritorno alla difesa a quattro - hanno giovato al calciatore, lasciando intravedere sprazzi del vecchio Mastino. Ormai siamo giunti a Natale e il mercato di gennaio è alle porte, la Fiorentina ci arriva con una situazione economica non eccellente e per fare acquisti dovrà fare cessioni. Comuzzo è un difensore stimato da tutti, il suo cartellino è appetitoso per molti grandi club e con la squadra messa in queste condizioni può rappresentare un’occasione da cogliere. Da parte della società, comunque, non c’è la volontà di privarsi del ragazzo considerato ancora centrale nel progetto: da capire se un’eventuale offerta importante possa far cambiare le carte in tavola, ma al momento non si registrano voci o movimenti attorno al classe 2005.






