tmw / fiorentina / Serie A
TUTTO mercato WEB
Fiorentina, un gennaio ambivalente: Commisso pensa all'oggi e al domani
Quello di gennaio della Fiorentina è un mercato di forti riflessioni. Per Rocco Commisso innanzitutto: deluso, ferito, il numero uno del club viola non a caso si è chiuso in un silenzio interrotto solo da una breve comparsata ai microfoni del sito ufficiale. La sua squadra sta deludendo anche quest'anno, e per un uomo abituato a perdere poche volte nella vita, prima che nel calcio, è difficile da accettare. Le risorse, nonostante la Fiorentina sia dal lato "buono" della barricata su chi paga gli stipendi, sono quel che sono, e al momento margini di grandi interventi oltre al colpo Kokorin, in dirittura d'arrivo, non sembrano esserci. Il sogno per la qualità, ve l'abbiamo raccontato, si chiama Lovro Majer, ma sembra un'opzione più percorribile in futuro, o con un pagamento comunque orientato a giugno. Al momento Commisso è pensieroso, sta riflettendo: non solo sul fronte acquisti, ma soprattutto su quello delle figure di riferimento. Dall'allenatore al direttore sportivo, dopo un esonero di Iachini nel quale si è sentito poco convinto nel prendere la scelta e gli ultimi mercati non esattamente idilliaci, nessuno ha il posto sicuro. Tutto sarà da guadagnare, sul campo, o una rivoluzione dell'area tecnica si preannuncia inevitabile.
Altre notizie
Ultime dai canali
romaPeccenini: "La Roma non ha nulla da perdere nel ritorno contro il Bayer Leverkusen, magari metterà qualcosa in più"
juventusJuve, una concorrente per Greeenwood
milanTOP NEWS del 4 maggio - La probabile formazione Anti-Genoa, le esclusive di Tissone e Nicolini e tutte le novità sul prossimo tecnico del Milan
juventusZaniolo vuole tornare in Italia, ma la Juventus…
monzaCapitan Pessina: "Abbiamo giocato con coraggio. Ecco il nostro obiettivo..."
napoliCaressa: "Ho parlato con ADL: non lo vedo convinto di Conte. E c'è una cosa che l'ha sorpreso..."
juventusLucas Vazquez si offre, la Juve è fredda sulla richiesta di ingaggio
cagliariAl via i "saldi di fine stagione". Ma il Cagliari deve esclusivamente guardare in casa propria per centrare la salvezza
Primo piano