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Perché Firenze contesta l'idea D'Aversa: solo retrocessioni ed esoneri negli ultimi anniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 11:24Serie A
di Raimondo De Magistris

Perché Firenze contesta l'idea D'Aversa: solo retrocessioni ed esoneri negli ultimi anni

Come cambiano i giudizi. Tutto cambia in base ai risultati. La Fiorentina che questa estate aveva per molti portato avanti la miglior sessione di calciomercato dell'era Commisso e scelto il miglior erede possibile di Raffaele Palladino è oggi una società allo sbando. Stamattina la società ha deciso di posticipare l'allenamento al pomeriggio in attesa di definire il divorzio da Stefano Pioli. Il tecnico emiliano per ora resta al Viola Park, non andrà via finché non gli verrà comunicato l'esonero. Una comunicazione attesa in queste ore. E dopo? In pole per la sua successione c'è Roberto D'Aversa e se sarà scelto lui ancor prima di un nuovo direttore sportivo vuol dire che non arriveranno altri DS. E quindi per il dopo Pradè si andrà avanti con la soluzione interna, con la promozione di Goretti. C'è un caos che la metà basterebbe e in tutto questo il presidente Rocco Commisso, dopo aver speso tanto la scorsa estate, è colui che più di tutti vuole vederci chiaro e che la sua dirigenza trovi una soluzione dopo aver fatto sprofondare la Fiorentina fino all'ultimo posto. La soluzione potrebbe essere D'Aversa, ma la piazza nelle ultime ore è già insorta dinanzi a questa possibilità: il tecnico nato a Stoccarda non piace. Lo score degli ultimi anni effettivamente non depone a suo favore. C'è un primo e un secondo D'Aversa. Il primo, quello che sbarca a Parma dopo un anno e mezzo alla Virtus Lanciano, ottiene alla guida degli emiliani la doppia promozione dalla Serie C alla Serie A e poi conquista due salvezze di fila. Anche con risultati ben al di sopra delle aspettative. Il secondo è quello degli ultimi anni. Quello che a Parma torna nel bel mezzo della stagione 2020/21, al posto di Fabio Liverani, e non riesce a evitare l'ultimo posto e la successiva retrocessione. Quello che nella stagione successiva riparte dalla Sampdoria e viene esonerato a metà campionato e poi non fa meglio sia a Lecce che ad Empoli. In Salento viene esonerato dopo 28 giornate per una testata all'allora centravanti dell'Hellas Verona Thomas Henry (va via col Lecce a +1 sulla zona retrocessione). Alla guida del club toscano invece resta in sella fino alla fine, ma non riesce a evitare la retrocessione.