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Giraldi: "C'è stata poca meritocrazia. La Fiorentina deve tornare a ragionare di collettivo"
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L'ex direttore sportivo del Nottingham Forest Filippo Giraldi ha parlato ai microfoni di Radio Firenzeviola della formazione di Paolo Vanoli: "Sono sorpreso, dico davvero. Per quanto riguarda quello che è successo dico che i risultati hanno esasperato e accelerato un sentimento negativo che già c'era da tempo. Credo che debbano rimettere la meritocrazia al centro di tutto, un concetto che per me nell'ultimo periodo e nelle ultime scelte prese non è stato centrale.
Ero a Genova a vedere la partita e dico anche che i calciatori debbano assumersi le proprie responsabilità. Vedo troppa indulgenza verso di loro. I due gol subiti sono incredibili, poi a un certo punto ti trovi davanti, in vantaggio per 2-1 a Marassi, contro una diretta rivale, quella partita la devi portare a casa anche senza allenatore, non si può sempre guardare alla panchina. Bisogna intervenire con decisioni forti e messaggi pesanti, anche se dovessero colpire calciatori importanti".
Sulle responsabilità dei calciatori è stato chiesto se si riferisse a Dodò: "Non mi riferisco a singoli, o meglio mi riferisco a tutti i singoli. Dodò a Genova è stato intraprendente anche se non ha fatto una buona partita. Ma penso anche a De Gea, che non sta facendo benissimo. E come lui tutti. La Fiorentina deve tornare a ragionare di collettivo. Per Vanoli c'è tantissimo da fare, tanti correttivi, l'approccio è buono ma serve un grosso lavoro soprattutto sulle palle inattive. L'entusiasmo che ha portato spero possa far scattare qualcosa in tutta la squadra".
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