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Fiorentina, Vanoli: "Ho rinunciato a dei soldi per venire qua perché ci credo fortemente"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 19:45Serie A
di Gaetano Mocciaro

Fiorentina, Vanoli: "Ho rinunciato a dei soldi per venire qua perché ci credo fortemente"

Paolo Vanoli, tecnico della Fiorentina, ha parlato anche della sua posizione al termine della partita persa contro il Sassuolo per 3-1. Terzo ko consecutivo fra campionato e Conference League con il tecnico alla guida e classifica che preoccupa. Ecco un estratto delle sue parole in conferenza stampa: "Il problema oggi è togliersi questi alibi di paura. Paura di che cosa? Oggi questa è la situazione. La cosa più importante sono le scuse ai nostri tifosi. La seconda essere uomini. Puoi anche cambiare modulo, poi cosa succede se si perde? C'è stata confusione. È un alibi! Cerchiamo di fare all'interno quella cosa che mi ha chiesto il mister, la voglio fare bene, con entusiasmo, con determinazione, poi cambiamo modulo? Ma va benissimo. L'ho dimostrato nella mia carriera, non faccio l'allenatore per fare contenta la gente che dice mettiti a 4, a 3, io devo guardare cosa ho in mano, oggi secondo me quello è un alibi, perché sul calcio d'angolo non è la difesa a 4 o a 3, pigli gol. Non gioco con le palle inattive a 4, a 4 non ci gioco! Posso mettere Gud esterno? Sì, lo posso fare. Ieri sera alle 4 di notte sono andato a vedere le partite quando ha giocato esterno destro in nazionale. Sai cosa è successo? Che dopo un tempo l'hanno messo dietro a fare la punta. C'è la Fiorentina, c'è la salvezza, c'è da tirar fuori il coltello dove gioco, gioco. Quando arrivano dicono 'per giocare farei anche il portiere', e allora fai il portiere. È anche ora di dirsi le cose. L'anno scorso c'era un centrocampista come Bove che poteva fare quel ruolo e lo ha fatto benissimo, c'era Cataldi che veniva da piazze importanti, non è la stessa squadra dell'anno scorso. Io sono contento, questi giocatori qua ce la possono fare, ce la possono fare, però adesso tolto tutto, finito, non c'è più mezza scusa. I tifosi sono stati tanto bravi con noi, compreso stasera. Ragazzi, stasera sembrava di giocare in casa! Io facevo 110 volte la fascia con questa gente, poi ti sostituisco perché non ce la faccio più. Altrimenti è un problema dell'allenatore, di questo, no, su le maniche perché abbiamo toccato il fondo. Quando sono arrivato si diceva la squadra è forte, ma ci sono alti e bassi, bisogna crescere tutti. Oggi un campione come Kean deve fare il campione. Un passo indietro e ragazzi, vi aiuto io. Se andiamo a vedere individualmente tutti i problemi devo fare lo psicologo e vado a casa. Ha paura di giocare a pallone? Sì, ci può essere perché quando vinci il morale, ti viene tutto più facile, ora qual è la paura? Devi fare qualcosa per vincere, lo devi fare con raziocinio, con determinazione, lucidità e voglia: queste sono le battaglie. Sono venuto qua, lo so benissimo, ho rinunciato anche a dei soldi per venire qui, ma perché ci credo, perché ci credo, forte. Nessuno mi ha mai regalato niente. Mi prendo le critiche, me le prenderò".