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Fiorentina, Aglietti riflette: "Vanoli, Kean, Gudmundsson: si parla di gruppo e poi..."
Crisi senza fine in casa della Fiorentina, uscita sconfitta anche dalla sfida giocata al Mapei Stadium contro il Sassuolo. L'allenatore Alfredo Aglietti ha analizzato nel corso della trasmissione "Viola" - in onda tutte le domeniche su Rtv38 - l'ennesima caduta di Kean e compagni.
Il tecnico fa notare come a dispetto delle parole, i fatti dimostrino che il gruppo squadra evidentemente ha mostrato qualche crepa, con alcuni esempi lampanti proprio dopo l'ultima sconfitta: "Si parla di bel gruppo e bella atmosfera poi l'allenatore svela il retroscena sul rigore, Kean fa il "musino" per tutta la partita e poi Gudmundsson risponde. L'unità di intenti dov'è? Se Mandragora tira e fa gol, tutti devono abbracciare Mandragora. Se vengo sostituito, devo salutare l'allenatore".
La lista degli episodi però non finisce certo agli ultimi fatti: "Ci sono tanti episodi che mi fanno pensare che non c'è voglia di stare insieme" - aggiunge Aglietti nella sua analisi - "e dimostrare sul campo unità di intenti. A me piacerebbe che ogni tanto ci fosse un lungoi silenzio stampa, con una sola persona che parla durante la settimana. È un peccato aver visto queste scene con 4.000 tifosi viola che erano presenti a Reggio. Qui manca tutto: mentalità, tattica e fisicità".
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