Gudmundsson smentisce Vanoli sul rigore. Fiorentina, hai un altro problema
Come se non bastassero le enormi difficoltà sul campo, si è appena aperto un nuovo capitolo di problemi in casa Fiorentina. A livello comunicativo, ma vista l'importanza del settore nelle dinamiche del mondo moderno, sotto c'è chi vede anche qualcosa di più di 'soltanto' questo.
L'episodio della discordia, in ogni senso, è il calcio di rigore con cui si è aperta sul tabellino la partita di ieri del Mapei Stadium. Conquistato da Parisi su uscita avventata di Muric, si è visto un lungo battibecco andare in scena nella quale si sono evidenziati in primis Kean, che voleva calciare, e Mandragora, il quale ha effettivamente poi tirato e realizzato, con anche l'intervento di capitan Ranieri che ha portato via di peso il centravanti, lasciando quindi che fosse Mandragora a realizzare.
Nel post-partita al tecnico viola Vanoli sono stati chiesti chiarimenti su quanto avvenuto in quegli istanti, e l'allenatore della Fiorentina ha tirato nel discorso Gudmundsson, visto che in teoria sarebbe lui il primo nelle gerarchie: "Gudmundsson non se l'è sentita di calciare il rigore, questo deve preoccupare la Fiorentina. Sei pagato per prenderti le responsabilità". Secca però, tramite social, è arrivata la smentita dell'islandese: "Non ho mai e non rifiuterò mai di prendere un rigore, ho sempre tirato i rigori per il club senza problemi. Ieri un altro giocatore ha preso la palla e voleva prendere il rigore e io non sono quel tipo di persona che litiga con il mio compagno di squadra davanti allo stadio pieno".











