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"Ci siamo anche noi", le cinque giornate di... Verona: Orban guida l'insurrezioneTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 07:15Serie A
di Daniele Najjar

"Ci siamo anche noi", le cinque giornate di... Verona: Orban guida l'insurrezione

Anche Verona ha la sua personale insurrezione. Se a Milano ne servirono 5 di giorni per ribellarsi al dominio austriaco nel 1848, alla banda di Zanetti ne occorrono tre in più per capovolgere le prospettive in Serie A, almeno per la bassa classifica. Il grido di battaglia? Quello enunciato in conferenza stampa dal tecnico gialloblu: "In questa Serie A ci siamo anche noi". Tutta un'altra prospettiva Sì, perché prima della sfida contro l'Atalanta - 8 giorni prima della partita di Firenze - il Verona era dato dai più come già spacciato. Per un'intera settimana, dopo il ko contro il Parma, si è parlato quasi esclusivamente - a livello mediatico - della posizione dello stesso Zanetti. È qui che la squadra si è stretta attorno al suo allenatore, tirando fuori il meglio da dentro di sé e strappando 6 punti ai bergamaschi ed alla Fiorentina. La strada è lunga e più ripida che mai, a partire da ciò che propone nelle immediate prossime sfide (nelle prossime 5 due trasferte contro Milan e Napoli, più le partite contro Torino, Lazio e Bologna al Bentegodi). È innegabile però che la prospettiva che si è regalato il Verona sia ora completamente differente, ora. Fiorentina staccata di 6 punti, più il sorpasso al Pisa e soprattutto la zona salvezza che dista solamente due lunghezze. Insomma, Giovane e compagni altro non chiedevano che il diritto a lottare: già prima di questi otto giorni il campo ha detto che il Verona lo meritava. Gift Orban, simbolo della rivoluzione A proposito di Giovane: c'è attesa per le verifiche del caso, ma Zanetti ha già tranquillizzato sul fatto che non dovrebbe essere nulla di grave e che dunque può pensare di recuperare in tempo per il Milan. Il suo stop ha portato, ironia della sorte, alla risurrezione del simbolo più azzeccato di questa insurrezione gialloblu: Gift Orban ha trovato due gol che pesano come macigni, dopo essere stato messo in discussione per prestazioni non all'altezza. Dal nigeriano ad Al-Musrati, fino alla crescita di molti, Bernede su tutti: la rosa ora sembra più lunga. Chi non ci sarà e chi torna Le note meno liete sono quelle delle prossime sicure assenze. Rafik Belghali parte per la Coppa d'Africa, Martin Frese sarà squalificato nella prossima partita, dove non ci sarà già Domagoj Bradaric, ancora infortunato. Intanto però si è rivisto Suat Serdar: vista la sua situazione, serve cautela, ma intanto il capitano prova a dare il suo contributo scegliendo la terapia conservativa per la distorsione al ginocchio. A proposito di rientri: questa sosta causata dalla Supercoppa dovrebbe permettere anche il pieno recupero di Akpa-Akpro.