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Fiorentina-AEK Atene 0-1, le pagelle: Dzeko fa i conti con 'Padre Tempo'. Gud, altro flopTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 23:09Serie A
di Niccolò Righi

Fiorentina-AEK Atene 0-1, le pagelle: Dzeko fa i conti con 'Padre Tempo'. Gud, altro flop

Fiorentina-AEK Atene 0-1 FIORENTINA (a cura di Niccolò Righi) De Gea 6 - Il primo tiro che subisce è anche quello che porta al gol Gacinovic. I greci vanno vicinissimi al raddoppio anche nella ripresa: su Zini viene graziato dal palo ma sul pallonetto di Jovic è reattivo a deviare in alto sopra la traversa. Pongracic 5,5 - Esce spesso molto alto nella marcatura degli avversari e Comuzzo 5 - Inizio incoraggiante senza particolari affanni in marcatura su Jovic, sul gol però viene completamente spiazzato dal colpo di testa di Pereyra e lascia Gacinovic indisturbato in area piccola. Nella ripresa sbaglia un colpo di testa che manda in porta Zini, con i suoi graziati dal palo. Ranieri 5,5 - Prova spesso a sganciarsi per creare superiorità sulla sinistra ma tiene in gioco Gacinovic in occasione della rete del vantaggio greco. Nella ripresa trova il gol del pareggio ma l’arbitro annulla dopo un lungo check al VAR per fuorigioco di Gudmundsson. Dal 79’ Viti s.v. Fortini 5,5 - Un passo indietro rispetto al bell’ingresso avuto con la Juventus. Nel primo tempo le azioni più pericolose dei greci arrivano tutte dalla sua parte. Perde la palla che da origine all’azione del gol. Dal 79’ Fazzini s.v. Mandragora 6 - Due corner battuti benissimo, uno dei quali troverebbe anche la rete di Gudmundsson se non fosse per il VAR. A centrocampo è quello che demerita di meno. Nicolussi Caviglia 5 - Tanti errori in appoggio che mandano su tutte le furie Vanoli. Non è perfetto nemmeno sui calci piazzati, suo marchio di fabbrica. Partita da dimenticare. Dal 79’ Fagioli s.v. Ndour 5 - Va vicino al suo terzo gol in questa Conference con un colpo di testa su cui Strakosha deve fare un bell’intervento ma perde una serie di palloni in sequenza gravi. Dal 62’ Kean 5,5 - Non riesce ad incidere come gli era capitato in altre occasioni Parisi 6 - Si prende qualche rischio in fase di non possesso ma è tra i più propositivi dei viola. Serve bene Dzeko nel primo tempo ma il bosniaco non sfrutta di testa, cala nella ripresa e Vanoli lo toglie. Dal 62’ Kouadio 6 - Prova a portare corsa e freschezza in una squadra che fa tremendamente fatica a cambiare passo. Qualche errore di troppo dettato dalla foga, ma è il minore dei colpevoli. Gudmundsson 5 - Inizio pimpante in cui riesce a legare il gioco e trovare anche la rete del vantaggio in modo opportunistico. Il VAR però rileva il fuorigioco di Ranieri e l’islandese sparisce dalla partita. Nel secondo tempo prova ad abbassarsi a centrocampo come fa in Nazionale, ma gli esiti sono ben diversi. Doveva essere la sua partita, ma alla fine è tra i peggiori in campo. Dzeko 4,5 - In America un proverbio dice che non puoi battere ‘Padre Tempo’ e le 39 primavere del bosniaco si fanno sentire tutte. In ritardo quando i compagni provano a lanciarlo in profondità, spesso anticipato, quasi mai pericoloso. Nel primo tempo avrebbe sulla testa una buona occasione che spreca malamente. La sfortunata traversa che colpisce nella ripresa non cancella una prova gravemente insufficiente. All. Vanoli 5 - Tanti cambi rispetto all’undici che ha pareggiato pochi giorni fa in campionato ma “l’effetto Juve” sembra già sparito da una squadra che continua a compiere errori in sequenza. Dopo il campionato si complica anche il cammino in Conference League, che al momento vede i viola al 17esimo posto del maxi girone. Discutibile la gestione dei cambi, in particolare la decisione di tenere in campo per 90 minuti un Dzeko ben lontano da una forma accettabile. AEK ATENE (a cura di Paolo Lora Lamia) Strakosha 6 - L'ex Lazio si fa trovare pronto in avvio di gara su Dzeko, non dovendo poi compiere interventi eccessivamente degni di nota. Nella ripresa, però, una volta viene salvato dalla traversa su colpo di testa sempre del bosniaco. Rota 6 - Nelle fasi di maggiore intraprendenza della Fiorentina, soffre il duello con Parisi soprattutto nel primo tempo. Migliora dopo l'intervallo, guadagnandosi nel complesso la sufficienza. Moukoudi 6,5 - Grande solidità a centro area da parte del numero 2, che davanti a Strakosha fa passare poco nulla. Relvas 6,5 - Prestazione convincente come quella del compagno di reparto. Non cala mai di concentrazione nei 90 minuti. Pilios 7 - Tra i migliori nell'undici greco. Oltre alla spizzata di testa che consente a Gacinovic di segnare, si mette in mostra con innumerevoli discese sulla sinistra impreziosite da cross invitanti o da conclusioni insidiose. Marin 6 - Una delle tante vecchie conoscenze del campionato italiano, che dà geometrie alla mediana ateniese sbagliando davvero pochi appoggi. Pineda 6 - Porta grande energia in mezzo al campo, recuperando diversi palloni con cui poi fa ripartire la squadra. Koita 5,5 - Del trio alle spalle di Jovic risulta l'elemento un po' più in ombra. Non migliora con il procedere della gara. Dal 67' Zini 6,5 - Ottimo impatto sulla gara. Il più pericoloso dei suoi nel finale: solo il palo gli nega la gioia dello 0-2. Dal 90' Penrice sv. Pereyra 6,5 - Il Tucumano cresce per incisività offensiva con il passare dei minuti. Una sua giocata sulla sinistra dà il via all'azione dello 0-1. Dal 67' Mantalos 6 - Porta freschezza e qualità dalla metà campo in su, ma non ci sono da segnalare sue giocate che rubano particolarmente l'occio. Gacinovic 7 - Presenza costante nelle manovre offensive greche. Bravo a farsi trovare al posto giusto e al momento giusto, quando realizza la rete che sblocca la gara. Dall'81' Grujic sv. Jovic 5 - Il grande ex della giornata patisce forse l'emozione di tornare al Franchi. Ha infatti un'enorme palla gol nel primo tempo, che però spreca malamente. Nella ripresa è invece De Gea a negargli il gol, mentre per il resto viene ben limitato da Comuzzo. Marko Nikolic 6,5 - Viene a Firenze con il suo AEK per giocarsela senza timori reverenziali e il risultato premia la prestazione migliore della sua squadra rispetto ai viola. Messe in campo tutte le armi che di solito aiutano a vincere: attenzione difensiva, aggressività in mezzo al campo e la giusta dose di cinismo in avanti.