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Fiorentina, Rosati: "Nessuno si aspettava il nostro ingresso in Europa. In viola un grande gruppo"
È stato Antonio Rosati il protagonista della puntata di “Viola Star” ai microfoni ufficiali della Fiorentina. L'ex portiere viola, oggi preparatore, ha toccato diversi temi, questa una parte delle sue riflessioni:
Come va con il nuovo gruppo portieri, visto che il suo ruolo è cambiato?
"È strano, perché fino a n mese fa eravamo compagni e ora sono dall’altra parte. Però è bello condividere il lavoro con loro, insieme ad Angelo, se posso dare qualche consiglio lo do molto volentieri. Per esperienza ecco".
Come descriverebbe Terracciano?
"È tranquillo, ha saputo aspettare il suo momento, si fa trovare sempre pronto indipendentemente da ciò che gli succede attorno. È una buona qualità per un portiere".
Mentre Gollini?
"Ha sofferto un po’ il nostro metodo delle multe. Non era abituato, all’inizio l’ha sofferto un po’. Ha pagato parecchio..."
Cosa pensa del Viola Park?
"Non vediamo l’ora di venire nella nostra casa. Troppo bella veramente".
Qual è il vostro sentimento nello spogliatoio, visto che si parla spesso di gruppo?
"Il gruppo ha fatto la differenza. Si notava anche in campo, eravamo amici dentro e fuori. Ognuno ha lottato quando c’era bisogno per il compagno, questo ci ha portato a raggiungere un obiettivo importante che a inizio anno nessuno si aspettava".
Com'è essere nelle nuove vesti, quindi non più in campo?
"È strano perché è successo tutto all’improvviso. Non me l’aspettavo, era uno dei miei progetti futuri. Rimanere nel calcio come preparatore dei portieri. Con la società sapevamo che c’era questa possibilità, ovviamente poi uno deve meritarsela e dimostrare".
Come va con il nuovo gruppo portieri, visto che il suo ruolo è cambiato?
"È strano, perché fino a n mese fa eravamo compagni e ora sono dall’altra parte. Però è bello condividere il lavoro con loro, insieme ad Angelo, se posso dare qualche consiglio lo do molto volentieri. Per esperienza ecco".
Come descriverebbe Terracciano?
"È tranquillo, ha saputo aspettare il suo momento, si fa trovare sempre pronto indipendentemente da ciò che gli succede attorno. È una buona qualità per un portiere".
Mentre Gollini?
"Ha sofferto un po’ il nostro metodo delle multe. Non era abituato, all’inizio l’ha sofferto un po’. Ha pagato parecchio..."
Cosa pensa del Viola Park?
"Non vediamo l’ora di venire nella nostra casa. Troppo bella veramente".
Qual è il vostro sentimento nello spogliatoio, visto che si parla spesso di gruppo?
"Il gruppo ha fatto la differenza. Si notava anche in campo, eravamo amici dentro e fuori. Ognuno ha lottato quando c’era bisogno per il compagno, questo ci ha portato a raggiungere un obiettivo importante che a inizio anno nessuno si aspettava".
Com'è essere nelle nuove vesti, quindi non più in campo?
"È strano perché è successo tutto all’improvviso. Non me l’aspettavo, era uno dei miei progetti futuri. Rimanere nel calcio come preparatore dei portieri. Con la società sapevamo che c’era questa possibilità, ovviamente poi uno deve meritarsela e dimostrare".
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