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CONFERENZA STAMPA - Maurizio Stirpe: "Parte un nuovo progetto a tre anni!"
mercoledì 23 giugno 2021, 14:12PRIMO PIANO
di Tuttofrosinone Redazione
per Tuttofrosinone.com
fonte Stefano Martini dalla sala stampa dello Stadio Benito Stirpe

CONFERENZA STAMPA - Maurizio Stirpe: "Parte un nuovo progetto a tre anni!"

Giornata da segnare sul calendario, quella di oggi per il Frosinone Calcio. Questa mattina, presso la sala stampa dello Stadio Benito Stirpe ha parlato il presidente del Frosinone calcio Maurizio Stirpe. Tantissimi i temi trattati, di seguito le sue parole:

"Grazie di essere intervenuti, è passato tanto tempo dall’ultima volta che abbiamo potuto avere un contatto fisico e dunque è una sorta di rinascita. Gli argomenti gli aspetti sono tanti da trattare. Bisogna sempre essere coerenti con il punto di partenza, altrimenti poi nasce tanta confusione e si arriva ad una mancata coesione, che nessuno auspica.

Voglio partire dalla ricostruzione degli ultimi tre anni, a partire dalla retrocessione dalla A alla B e vi riconfermo la mia impressione, non è stato fatto tutto quello andava fatto per giocarsela nel modo giusto. Questo è successo per la superficialità e l’ambizione sfrenata da parte di chi doveva dare un contributo importante e fondamentale alla crescita di  una società e una squadra che era impostata in un certo modo anche promettente, ma non ha saputo dare seguito. Sono stati fatti degli investimenti sbagliati, alcuni legati all’anno precedenti come ad esempio gli obblighi di riscatto non differenziando la disputa del campionato di A e la disputa del campionato di B, c'è superficialità. Oppure quando si dice di aver trovato degli accordi con i procuratori ma questi accordi non ci sono c'è un eccesso di ottimismo nella visione delle cose . Questo lo dico perché ancora oggi ci portiamo gli strascichi di quelle scelte sbagliate. Gli ultimi due anni sono stati condizionati dal Covid, sia nel primo anno che nel secondo anno e spesso sono state banalizzate dall’ambiente. Le potenzialità c’erano e quando c’è stato il momento opportuno si è riusciti a scaricarle a terra. Da questo punto di vista partiamo da una condizione di grande difficoltà perché scontiamo una retrocessione, una mancata promozione e una stagione nel quale non sono state rispettate le aspettative.

Si ci potrebbe chiedere dove stavamo mentre accadevano queste cose, io avevo pensato questa rivoluzione da molto lontano. L’arrivo di Gualtieri è stato un passo in tal senso fatto già diverso tempo fa poichè anche nel’area marketing, comunicazione e rapporti istituzionali non ero soddisfatti. Piano piano abbiamo tolto chi c'era e ristrutturato tutto negli ultimi quattro cinque anni. Stessa considerazione avevo dell’area tecnica, quando siamo retrocessi in B sapevo che bisogna cambiare passo e metodo di lavoro. Il primo anno abbiamo posto le basi di questi cambiamenti, ad esempio ad aprile 2020 avevo già deciso di cambiare il responsabile dell’area tecnica poiché in tempi di Covid ci si iniziava a domandare se fossimo stati in grado di sostenere ancora quel modello di calcio. Questa idea si è rafforzata ad inizio dello scorso campionato, ma tra i due campionati c’è stato poco tempo e dunque qualsiasi scelta di cambiamento sarebbe stata una scelta  che poteva peccare di pressapochismo oppure che non era stata valutata bene.

Alla fine di settembre Salvini mi ha palesato la sua indisponibilità a proseguire e dunque ho scelto Guido Angelozzi. Siamo ripartiti da questo, ma il primo anno non si poteva fare la rivoluzione. Quello che abbiamo fatto è stato dunque agire profondamente nell’area tecnica e creare un nuovo progetto che ora illustrerò. Abbiamo cambiato area commerciale e tecnica e dunque possiamo ora ritrovare l’entusiasmo per ripartire, perché negli ultimi tre anni le ragioni per essere entusiasti sono state poco. Sono state poche perchè al di là dei risultati i modi di lavorare è stato molto superficiale e che ha lasciato molto a desiderare e mi ha indotto a fare queste valutazioni. Il progetto che vi illustrerò parte da un senso di insoddisfazione negli ultimi anni e dalla necessità di ritrovare un entusiasmo che attualmente non ho, resta però l’attaccamento a questi colori. Lunedi sera ho già esposto questi pensieri ai tifosi. 

Non mi tiro indietro dalle mie responsabilità, negli ultimi tre anni è evidente che la maggiore responsabilità che ho  è quella di aver avuto fiducia in progetti e considerazioni che non si sono rivelati esatti. Questa è una mia valutazione e ci metto la faccia cercando di recuperare e vedere il progetto mezzo pieno per cercare di partire con un nuovo ciclo che possa portare risultati positivi

Il progetto che parte oggi è un progetto che parte per far ritrovare entusiasmo e questo significa che qui rimane solo chi antepone ai propri interessi quelli del Frosinone. Solo chi è realmente attaccato resta qui e ce lo deve dimostrare altrimenti prenderemo altre strade, lo abbiamo fatto in passato e continueremo a farlo. Resta a Frosinone chi tiene a questa società prima del proprio stipendio. Sarà un progetto legato ai giovani, perché bisogna avere la possibilità di scegliere e di cambiare faccia.

Gli obiettivi quali saranno? Il primo anno sarà quello di completare il risanamento i conti della società. Non proprio nell’ultimo anno, ma in quello successivo alla retrocessione i conti sono stati a serio rischio e c’è voluta una grande pazienza e resilienza per non buttare a mare tutto. Ora siamo in una situazione di quasi convalescenza, speriamo tra qualche mese di entrare in una situazione di convalescienza.  il primo obiettivo sarà dunque il processo di risanamento finanziario, di ritrovare entusiasmo attraverso i giovani e l'obiettivo sportivo, stampiamocelo bene in testa, è di mantenere la categoria. Non possiamo cullare sogni diversi da questi

Nel secondo anno speriamo di uscire fuori da questo periodo di convalescenza, di consolidare il progetto tecnico che avremmo nel frattempo implementato e di guardare al futuro con maggior ottimismo

Il terzo anno, se avremmo lavorato bene allora potremmo riproporsi su un progetto prendere una traiettoria differente. Dobbiamo avere i piedi per terra, credo in questi tre anni e ho chiesto ad Angelozzi di restare qui in questo lasso di tempo

Tutto questo andrà di pari passo con le filosofie commerciali, del settore giovanile e dell’area scouting che abbiamo già messo in atto. I giovani arrivati, non sono arrivati casualmente, ma sono calciatori che abbiamo pagati e siamo andati a prenderli attraverso il lavoro.

In questo momento non vedo altre società che fanno grandi operazioni, anzi credo che al momento il Frosinone è quella che ha fatto di più. A Frosinone, a tutti i livelli, ci deve rimanere chi ama questa società come lo abbiamo fatto in passato da chi si curava gli interessi del Frosinone, ma in primis curava i suoi. 

Ho parlato di tre anni, quest’anno inizio il mio 19° anno di presidenza e non potrò restare qui all’infinito soprattutto perché sono attività che richiedono un grande dispendio di energie. In questi tre anni, come ho detto ai tifosi, ci guarderemo anche intorno per nuovi investitori. Chi verrà qui però non sarà qualcuno che vorrà fare l’affare, ma qualcuno che sarà migliore di me e che potrà far fare un ulteriore salto a questa società e ai progetti di questa società

L’organigramma sostanzialmente rimarrà lo stesso eccetto qualche cambiamento. Ci sarà ancora questo consiglio di amministrazione dove Salvatore Gualtieri resterà responsabile dell’area comunicazione, marketing e rapporti istituzionali, Guido Angelozzi responsabile e amministratore dell'area tecnica, Rosario Zoino amministratore dell'area finanziaria, Velletri  nel ruolo di consigliere semplice mentre  io resto nel ruolo di Presidente ma attenzione che io da mesi sto cedendo l’esecutività. Queste figure all'interno dell'azienda man mano che passano i mesi diventeranno sempre più autonome e dunque ci sarà un consiglio di sorveglianza dove mi riserverò io il ruolo e un comitato di gestione autonomo nelle figure che vi ho citato.

Cambiamento importante nel settore giovanile dove  Frara diventerà responsabile del settore giovanile e del calcio femminile. Ci sarà anche un accordo con l’Accademia Frosinone calcio di Luigi Lunghi in via sperimentale per un anno, vedremo come andrà e poi valuteremo. Tutte le squadre del settore giovanile, eccetto la Primavera saranno dunque gestite dall’Accademia. Questo perché secondo me avevamo dei calciatori che non siamo siamo riusciti a seguire bene e che abbiamo perso. Non abbiamo avuto nè la capacità commerciale nè quella di conoscere certe situazioni. La scelta di Frara è perché per me rappresenta il futuro del Frosinone ma per essere il futuro bisogna consolidarsi, fare la gavetta, acquisire l’esperienza necessaria per fare il salto di qualità.

Un’altra persona che vorrei presentare a Guido Doronzo, collaboratore di Angelozzi che lavora dunque nell'area tecnica. Anche nel ramo che gestisce le infrastrutture dobbiamo consolidarci e Raniero Pellegrini è passato ad occuparsi soprattutto di questi aspetti

Motivo d’orgoglio di questi anni è stato quello di non aver licenziato nessuno dei dipendenti. Qui siamo stati bravi e conservare tutti i posti di lavoro. Abbiamo anche risolto anche tutte le situazioni precarie che avevamo stabilizzandolo.

Sul tema delle infrastrutture andremo avanti con i progetti che avevamo prima della pandemia. Per lo Stadio, siamo pronti per appaltare il ristorante, nella prima settimana di luglio guarderemo il progetto che al momento ci sembra corretto e calibrato per la società. Andremo avanti con il completamento dei new jersey, poi completeremo il progetto dei murales con l’Accademia delle Belle Arti. Poi resta il Frosinone Village, ma finchè non si risolve il problema della strada del settore ospiti la Questura non ci darà l’approvazione.

Noi con Ferentino abbiamo un accordo per altri tre anni, noi vorremo completare i lavori per trasportare gli uffici della società. Allo stadio resteranno gli uffici della Tis. A Ferentino nell’area dove ci sono gli spogliatoi della prima squadra diventerà area degli uffici, mentre i nuovi spogliatoi verranno costruiti nell’area che c’è tra lo stadio comunale di Ferentino e il campo di calciotto. Credo che saranno lavori non inferiori al milioni di euro da effettuare nei prossimi due anni. Fare degli investimenti in tal senso presuppone avere poi tempi di concessioni differenti.

Attualmente abbiamo 32 tesserati, allora noi per quanto riguarda i giovani ci sono tre situazioni da risolvere perché non rientrano più nei nostri progetti e dunque troveremo l'accordo per la rescissione del contratto, non troppo onerose

Abbiamo quattro o cinque giovani del settore giovanile che manderemo in prestito in serie C perché crediamo in loro ma pensiamo che debbano giocare

Poi abbiamo tre calciatori che hanno il contratto in scadenza nel 2022 e hanno degli stipendi molto elevati. I calciatori sanno che non possiamo pagare questi stipendi  dunque o si va a condizioni di rinnovo che siano condizioni sostenibili per la società oppure dovranno andare via. Ci sforzeremo di trovare tutte le soluzioni, ad esempio per uno di questi tre abbiamo già una società che a parità di condizioni lo prenderebbe, ed è una società di Serie A. C'è sempre però chi prova a speculare su queste situazioni, perchè bisognerebbe solo firmare e andare ed invece si prova a speculare ulteriormente. Dove troviamo situazioni simili con calciatori che rifiuteranno questo tipo di situazioni la società sarà dura mettendoli fuori rosa e prendendo nuovi calciatori annunciando anche i motivi a tutti i tifosi

Poi abbiamo altri quattro calciatori che non rientrano proprio nei piani della società e qui ci sforzeremo di trovare le situazioni adeguate. 

Tolti tutti questi calciatori arriviamo a 17-18 calciatori, la rosa ideale è di 25-26 calciatori.

Noi non neghiamo il rinnovo a nessuno ma devono essere a condizioni sostenibili per la società. Se c’è qualcuno che può accontentare il calciatore, se non ha valore va via ma altrimenti queste società devono venire qui e pagare il parametro che ci spetta. Di principio qui non c’è una caserma e non c’è camicia di forza per nessuno, abbiamo solo l’interesse di fare il bene del Frosinone"

ABBONAMENTI

"Non faremo la campagna abbonamenti perché non siamo nella condizione di prevedere quelle che saranno le situazioni future. Non possiamo prendere impegni che poi non possiamo mantenere. Stiamo studiando delle soluzioni per far venire più persone possibili allo stadio. Prezzi popolari per curva e distinti, per la tribuna vedremo. Al momento non sappiamo nemmeno se e quando potremmo aprire"

RITIRO

"Abbiamo voluto fortemente farlo in Ciociaria, per comodità negli spostamenti dato il momento ma l’abbiamo voluto anche per rafforzare il valore dell’identità della squadra con il suo territorio. Vogliamo avere un ambiente in cui non si resti da solo, ringrazio gli sponsor che abbiamo avuto fino a questo momento, ma in generale spero in aiuti per portare avanti questi progetti. Vorrei una maggiore presenza questo è il progetto del Frosinone, non di Maurizio Stirpe. Quello che abbiamo fatto e faremo lo lasceremo alla città.Nessuno ci regalerà nulla, dovremmo fare dei grandi sacrifici per approdare in acque più tranquille"

Anticipazioni sulla presenza del pubblico?

"In questo momento non abbiamo dati precisi. Se guardiamo all’Europeo si parla del 25% della capienza massima dello stadio, ma quando vedi Ungheria-Francia con lo stadio era pieno o che la finale di Wembley si debba giocare con 60000 persone, credo che le decisioni verranno prese a ridosso del campionato"

Sei sicuro delle scelte fatte anche quest’anno. Ad esempio della figura di Angelozzi?

Sono convinto che forse per la prima volta in 20 di calcio farò il calcio come lo volevo fare. IN questi anni mi sono dovuto adattare, forse solo quando avevo Graziani a pieno regime ho potuto sviluppare una parte di calcio che volevo. Gli altri che ci sono stati non avevano le caratteristiche necessarie. Non siamo stati capaci di vendere niente, abbiamo sviluppato solo due calciatori in grado di poter giocare in prima squadra in 10 anni e uno lo abbiamo perso a parametro zero. Non avevamo la rete di conoscenze

Guido Angelozzi lo conosco bene, doveva venire qua 18 anni fa. E’ l’unico a cui ho detto che può fare l’amministratore delegato della società. Oggi sono tranquillo, prima no. Sono tranquillo perché se non ci fossero stati gli attuali dirigenti, ma ce ne fossero stati altri in questo momento saremmo falliti

Protocolli Anticovid

Per quello che mi è dato sapere i protocolli non sono stati resi più morbidi, vale da dire i tamponi ecc e costa elle società circa 300mila euro l’anno. Ora bisogna capire come verranno modificati i protocolli con l’evolversi della campagna vaccinale. La pandemia ha inciso, ma non molto sulla situazione finanziaria economica della società. Noi eravamo già dei malati in difficoltà, il covid ha reso più critica quella condizione. A livello sportivo, il covid ha inciso in entrambe le ultime stagioni, con lo stop nel primo anno e con i cluster di casi nel secondo anno. Ognuno di questi ultimi tre anni ha avuto le proprie difficoltà specifiche.

Diritti TV

Non esiste nessuna società in serie B, fatta eccezione per un paio di società, in grado di portare bilanci almeno pari a zero perché il costo dei dipendenti è troppo elevato. Per avere un bilancio in equilibrio bisognerebbe avere, nel nostro caso ad esempio, pagare un valore degli stipendi pari al 40% di quanto abbiamo pagato quest'anno. Il calcio fatto così è destinato a morire perché c'è un problema di risorse sull'attivo e i costi sono troppo elevati. Sento spesso l'ipocrisia di dover fare degli stadi di società, ma la gente non pensa che uno stadio di proprietà senza avere risorse è impensabile da sostenere. Superata l'iscrizione al campionato ogni anno si è più poveri di prima. Cito il Cittadella perché lo merita, quella è una realtà virtuosa. Ma noi qui potremmo applicare lo stesso modello di calcio del Cittadella? Non credo. Oggi bisogna avere dei manager competenti in tutti i settori, investire sullo scouting, puntare sui giovani e crescere cosi. Anche se dovessimo retrocedere non tornerò più indietro, questa è la nostra nuova linea.

I giovani promettenti della Primavera resteranno qui o andranno via?

"Andranno a giocare perchè ancora non sono pronti, ma lo saranno in futuro. Crediamo in questi ragazzi e non vogliamo bruciarli come accaduto in passato".

I calciatori con il contratto in scadenza non rinnoveranno?

"Allo stato attuale delle cose nessuno di quei cinque contratti verrà rinnovato"

Una squadra di soli giovani è impensabile, Sprocati e Ronaldo interessano?

Si, Sprocati e Ronaldo sono due profili che ci interessano"

Ritiro

Quest'anno ci siamo affidati ad un'organizzazione che ci ha proposto una serie di sedi dopo una nostra richiesta. Ritiro a costo zero, i ricavi arriveranno per questa società attraverso le amichevoli. Anni fa andavamo sempre a Fiuggi poi sono mancate prima le strutture alberghiere e poi i campi. Spero che Fiuggi torni ad essere una cartolina del nostro territorio