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Lucioni: “Al Sud il calcio è vita. Catania, Salernitana e Benevento meritano palcoscenici superiori”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Serra
Oggi alle 20:04Serie C
di Daniel Uccellieri

Lucioni: “Al Sud il calcio è vita. Catania, Salernitana e Benevento meritano palcoscenici superiori”

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Fabio Lucioni, ex difensore che in carriera ha vestito le maglie fra le altre di Benevento, Lecce, Frosinone e Palermo, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre. Partirei dal Benevento, squadra che conosci bene e che oggi è una delle quattro in lotta per la promozione in Serie B. Che idea ti sei fatto sulla stagione dei Sanniti? "Credo sia in linea con quanto ci si potesse aspettare. La società ha costruito una squadra forte, pensata per il salto di categoria. Ma il Girone C non è mai semplice: le difficoltà che vive il Benevento sono le stesse di Catania e Salernitana. Penso però che saranno loro tre, insieme al Cosenza, a giocarsi il primato fino alla fine. A gennaio il Benevento potrà ritoccare la rosa nei punti nevralgici: conosciamo tutti il potenziale della squadra". Restando nel Girone C: spesso si parla della forza degli stadi del Sud. Tu che ci hai giocato, quanto sono davvero “caldissimi”? "Ti fanno sentire importante tutta la settimana. Al Sud si vive il calcio in modo diverso rispetto al Nord. Ho fatto quasi tutta la mia carriera lì e non me ne pento: società come Benevento, Salernitana e Catania sono un lusso per la Serie C. Meritano palcoscenici diversi. Non me ne voglia il campionato, ma piazze del genere dovrebbero stare almeno un gradino più su" Salgo nel Girone B. Sei cresciuto nelle giovanili della Ternana, oggi in ritardo rispetto alle prime tre. L’Arezzo sembra la favorita: sei d’accordo? "Sì, l’Arezzo era partito con i pronostici dalla sua e li sta confermando: società forte, progetto serio, campionato importante. Se la giocherà con il Ravenna, mentre l’Ascoli sta facendo un grande calcio. La Ternana, invece, ha pagato qualche difficoltà societaria e i cambi al vertice hanno tolto tempo a Liverani, che comunque sta lavorando molto bene". Ieri eri a Perugia: impressioni sulla squadra? "L’Avis Pesaro ha fatto una grande partita per tirarsi fuori dalla zona calda. Il cambio in panchina è stato propedeutico alla ripartenza. Peccato vedere società così in difficoltà". Passo al Girone A. Il Vicenza, dopo anni di tentativi, sembra lanciato verso la B. È l’anno buono? "Secondo me sì. Ha poche concorrenti, anche se tutto va confermato sul campo. I giochi non sono fatti, ma quasi. Il club ha programmato e costruito negli anni, e quest’anno raccoglie i frutti". All’inizio avevo detto che il Vicenza avrebbe lottato con il Cittadella, che però era partito malissimo. Ora si è ripreso: cos’è successo? "Le retrocessioni lasciano sempre scorie. Devi resettare e calarti nella nuova categoria. Il Cittadella ha qualità, ma in Serie C serve più quantità: aggressività, determinazione. Hanno un buon organico, ma devono metterci quel qualcosa in più". Salgo in Serie B. Frosinone molto bene, Palermo un po’ meno del previsto. "Sì, dal Palermo ci si aspettava di più: organico importante, piazza pesante. Ma a volte l’obbligo di vincere diventa un freno. Credo comunque che possano recuperare i 9 punti sul Monza, che all’inizio aveva pagato i malumori da fine mercato. Bianco è stato bravo a rimettere tutto in ordine. Il Frosinone, invece, ha scelto giocatori perfetti per il calcio propositivo e organizzato di Alvini". Chiudo con la Serie A: come hai visto il Lecce? "In linea con le aspettative. Contro la Lazio è stato troppo remissivo, come una vittima sacrificale. Ma nelle altre gare ha messo caparbietà e voglia di portare a casa punti. In un campionato così difficile, dove la Fiorentina è penultima, devi sempre cercare almeno di non perdere. Spero che già con il Torino tornino a fare punti e raggiungano presto la salvezza".