Per Maradona e per la classifica: Napoli, vittoria fondamentale. McTominay abbatte il Qarabag
"Dobbiamo vincere per Maradona". Detto, fatto. Antonio Conte l'aveva chiesto ieri pubblicamente, in conferenza stampa, per onorare il quinto anniversario della scomparsa del Pibe de Oro, nello stadio a lui intitolato. E la sua squadra ha eseguito. Il Napoli vince una partita scorbutica contro il Qarabag, bravo a rimanere in partita per un'ora, prima poi di sciogliersi come neve al sole che diventa pioggia, come quella che oggi si è abbattuta su Napoli. Poi, basta un click, e McTominay si accende e cambia tutto: colpo di testa per l'1-0, girata aerea (deviata da Jankovic, è autogol) per il 2-0. Gli azzurri battono gli azeri: per Maradona, sì, ma anche per la classifica, perché i tre punti servivano eccome; ora sono sette e il discorso qualificazione torna a sorridere.
Il Qarabag si conferma scorbutico
Conte l'aveva detto alla vigilia e i fatti gli danno ragione. Lo si capisce fin dai primi minuti perché la sfida col Qarabag è a dir poco scorbutica, a maggior ragione sotto la pioggia quasi torrenziale abbattutasi sul Maradona. Di Lorenzo e compagni affrontano contro una squadra che per oltre mezzora non fa mai calciare il Napoli verso la porta e se la gioca a viso aperto, con una pressione feroce, accettando anche l'uno contro uno e lasciando quattro uomini in avanti, sempre. Anzi, la prima palla-gol è di marca azera: recupero alto - per l'appunto - di Addai e conclusione che esce di poco a lato. Gli azzurri provano ad andare un paio di volte in verticale, ma i centrali Medina e Mustafazade reggono alla grande.
Neres sfiora il gol dell'anno
Il più pericoloso del Napoli è senza dubbio Neres, che alterna tagli centrali a movimenti sulla banda. L'amico Lang, dall'altro lato, viene servito meno, nonostante le indicazioni di Conte che suggerisce ai suoi di isolarlo nell'uno contro uno. Una volta ci riesce, va sul fondo e mette un bel cross proprio per Neres. E lì il brasiliano si esalta: coordinazione pazzesca per una rovesciata da figurina, su cui il portiere Kochalski si allunga e risponde presente. Nel finale, poi, anche Di Lorenzo ha un enorme chance a tu per tu con l'estremo difensore, ma scivola sul più bello. E così il primo tempo si chiude a reti bianche.
Hojlund spreca, McTominay no
Nella ripresa la partita resta uguale, ma col passare dei minuti il Qarabag cala e il Napoli cresce. La naturale conseguenza è la possibilità reiterata per gli azzurri di portarsi in vantaggio, a maggior ragione quando Conte toglie Beukema e inserisce Politano passando al 4-2-3-1. Al 55' Di Lorenzo conquista un calcio di rigore: dagli undici metri si presenta Hojlund, che però si fa ipnotizzare da Kochalski, sciupando l'occasione per l'1-0, calciando male, a mezza altezza e poco angolato. Se un ex Manchester United sciupa, dieci minuti dopo l'altro no: sugli sviluppi di un calcio d'angolo McTominay è il più lesto a ribadire in rete un pallone respinto dal portiere e sigla l'1-0, nonché il suo terzo gol in Champions League, per il meritato vantaggio azzurro.
Autogol e la pratica è chiusa
Basta un click, dunque, a McTominay per accendersi (dopo una prova fino a quel momento negativa). Perché un minuto dopo è ancora lo scozzese a confezionare una bella palla gol, col tiro di Lang ribattuto e poi la ribattuta, proprio di McTominay, su cui Kochalski si supera. Il Qarabag si spegne e soltanto una folata di Addai ricorda a tutti che c'è ancora una partita. E che il risultato è aperto. Ma solo per qualche minuto, perché al 72' Neres è ancora una volta dominante sulla destra e serve dall'altra parte Olivera: cross per McTominay, che tenta la rovesciata e trova la deviazione decisiva di Jankovic per la rete del 2-0. Nel finale Conte torna a un più coperto 4-3-3 con Elmas al posto di Lang e abbassa così i ritmi della partita. Si arriva, senza patemi, al 96': triplice fischio e il Maradona festeggia il ritorno alla vittoria in Champions League.













