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Cambiaso si racconta a Cronache di Spogliatoio con una lettera apertaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 28 ottobre 2021, 11:00Copertina
di Franco Avanzini
per Genoanews1893.it
fonte cronachedispogliatoio.it

Cambiaso si racconta a Cronache di Spogliatoio con una lettera aperta

Un articolo, o meglio, una lettera autobiografica di Andrea Cambiaso su cronachedispogliatoio.it regala al tifoso genoano una biografia del calciatore nel quale si racconta partendo dall'inizio della sua avventura nel mondo del calcio. Dalla serie D calcata dal calciatore rossoblu per dieci anni, ai campi in terra quando vestiva la maglia dell'Albissola, tutti momenti che non rimpiange affatto sino al soprannome che gli è stato affibbiato "Chucu". 

Un soprannome nato soprattutto per il suo cognome spesso pronunciato Cambiasso come un grande giocatore di qualche anno fa. Ma anche il suo primo allenamento, il primo campionato con la squadra ponentina. Un allenamento che proprio non si aspettava per la durezza dei contrasti ed effettuato direttamente arrivando dalla vicina spiaggia. 

In quella squadra, continua Cambiaso nel suo racconto, c'erano ragazzi che consegnavano pizze oppure che studiavano. Lui invece voleva fare il calciatore. Ma ci sono anche delle curiosità davvero interessanti come quando faceva il raccattapalle durante la sfida di Coppa contro lo Slavia Praga e lui, Cambiaso, accompagnò mano nella mano Criscito in campo all'ingresso delle squadre. Un'emozione unica visto che ora i due sono compagni di squadra. 

Le emozioni non mancano a Cambiaso, come quando, dopo la gara contro il Cagliari, è stato riconosciuto da due ragazzini. La Gradinata Nord, quella gradinata che lui frequentava regolarmente. Ecco il sogno: fare come De Rossi che andò incappucciato all'interno della Curva della Roma a tifare in una domenica in cui era squalificato. Emularlo, insomma. 

I tifosi: la prima con lo stadio parzialmente aperto contro il Verona gli ha fatto capire quale sia l'effetto che si prova stando in mezzo al campo, in quello stadio, il Ferraris, che lui stesso definisce il più bello d'Italia per il fatto di avere i tifosi a pochi metri di distanza. La prima maglia utilizzata all'esordio con il Genoa regalata all'Alessandria. Questo a causa dell'infortunio che aveva subito. 

Cambiaso regala perle di saggezza, momenti di intensa commozione per un calcio passato, quello giocato sui campi di terra battuta, quello genuino della Serie D e dei dilettanti. Raccontare la sua storia laddove molti ragazzi ricevono dei severi "No" per dire loro che nonostante il percorso possa essere lungo, può diventare anche bello. La chiusura è davvero da ricordare: "I rifiuti devono diventare trampolini, devono incastrarsi tante cose e non basta solo la passione, ma se c’è quella, partite già da una buona base"