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Parma, l'avversario più adatto per esaltare le virtù del GenoaTUTTO mercato WEB
sabato 4 febbraio 2023, 18:43Copertina
di Pierluigi Gambino
per Genoanews1893.it

Parma, l'avversario più adatto per esaltare le virtù del Genoa

Parma-Genoa è la classica sfida che, comunque la maneggi, rischia di scivolarti via. Sono rari i punti fermi di entrambe le formazioni, ma in specie dell'undici emiliano, che è soltanto regolare nella... irregolarità di rendimento e di risultati. La gara di andata offrì come verdetto un pirotecnico 3-3, con i rossoblù capaci di compiere in attacco un exploit mai ripetuto ma anche di sciupare nel finale un successo ormai in tasca subendo una doppia rimonta: a ben vedere, si trattò del capitolo più beffardo sinora registrato.

A distanza di mezzo campionato, i presupposti sono mutati, e se il Grifo riesce a mantenersi saldamente nell'orbita promozione, i ducali pascolano al decimo posto ed hanno ormai derubricato l'obiettivo stagionale nell'accesso ai playoff. E' indiscutibile, tuttavia, assegnare ai crociati la palma di delusione numero uno del campionato: scettro che il Cagliari, bravo in tempi recenti a riprendere l'ascesa, ha volentieri ceduto.

Il Parma resta una formidabile incompiuta, in grado di abbattere qualsiasi ostacolo ma anche di fermarsi al primo scoglio, come successo lo scorso weekend in casa del fanalino di coda Cosenza. La fiducia nei confronti di mister Pecchia, inizialmente considerato un super lusso, non è mai venuta meno forse anche per via degli infortuni a carico di due punti fermi quali Man e Mihaila, fulgidi talenti sul fronte offensivo. Il primo è ancora fuori e il secondo, appena tornato tra i convocati, dovrebbe partire dalla panchina. Così il contributo di classe pura è garantito solo dall'attempato Vasquez, probabilmente il rifinitore numero uno della cadetteria. Completa la linea d'attacco Inglese, centravanti puro, che prima di infortunarsi seriamente era persino entrato nel giro della Nazionale.

Il punto debole degli emiliani va identificato senz'altro nella fase di filtro. Il reparto arretrato è alquanto... ballerino, anche perchè protetto malamente da un centrocampo più propositivo che robusto. Manca un leader e in porta l'ex spezzino Chighizola, preferito in campionato al “monumento” Buffon (45 anni compiuti!) non fornisce garanzie assolute.

Le caratteristiche spiccate del Parma consiglieranno certamente a mister Gilardino un atteggiamento prudente, ma da qui a pensare ad un Genoa rinunciatario ce ne passa. La partita pareggiata contro il Pisa dovrebbe aver insegnato che non si può spezzare in due la squadra: da una parte un mare di calciatori a vocazione difensiva, dall'altra due attaccanti isolati. Il ritorno di Sabelli, tra tutti l'esterno più vocato alla spinta, è positivo, ma a patto che l'ex bresciano ricordi che occorre anche bloccare gli antagonisti. Per il resto, è probabile la conferma sia di Criscito sulla fascia sinistra sia del terzetto arretrato, che fornisce ampie garanzie.

Diverso è il discorso per la linea mediana e l'attacco. Non è da escludersi che Gudmundsson sia inserito dal primo minuto al posto di Strootman o di Badelj (previo spostamento in regia dell'olandese) con il compito di... guastatore alle spalle dei due centravanti, ma neppure che Puscas finisca nuovamente in panchina a pro di Aramu.

Attenzione, poi, alle soluzioni inedite fornite dal mercato. Dragus ha già fatto balenare doti interessanti nella sua breve apparizione di fronte ai toscani e potrebbe accrescere il proprio minutaggio o – addirittura – partire fra i titolari. Salcedo, l'altra novità della prima linea, è appena arrivato ma già conosce l'ambiente e può subito proporsi come alternativa in corso d'opera. Insomma, dalla cintola in su Gilardino è in grado di giostrare su parecchi elementi e su un ventaglio abbastanza ampio di soluzioni, alla ricerca sempre più pressante di ulteriori bocche da fuoco. Di sicuro, il bottino sinora ottenuto (24 reti in 22 esibizioni) è una miseria se rapportato alle legittime ambizioni stagionali. Serve un'iniezione di cinismo sotto porta ma anche di imprevedibilità, fantasia e dinamismo sia in avanscoperta sia nella zona nevralgica.

Intanto, la compravendita invernale si è conclusa con un esito favorevole ma non esaltante. A nostro parere sarebbe occorsa una mezzala di “gamba”, ma società e – forse – tecnico, alle prese con un bel numero di centrocampisti in là con gli anni e ricchi di personalità, ha preferito soprassedere.

                           PIERLUIGI GAMBINO