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TMW RADIO - Sconcerti: "Inter stile Lazio di 2 anni fa, Inzaghi non ha nulla da invidiare a Conte"
Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, è intervenuto durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando nella sua intervista dall'Inter: "In Champions aveva un girone molto facile, calcolando le avversarie. In fondo hanno battuto due volte lo Sheriff e una lo Shakhtar, mi sembra che abbia mostrato molto di più in campionato. Stasera vedremo, ci arriva da squadra di Inzaghi. Mi meraviglia sentire parlare di lui come un giovane allenatore, ma è uno rimasto 5 anni nella stessa società vincendoci tre titoli ed era accreditato a vincere il campionato nel 2020, fino alla pandemia. Io nell'Inter di adesso rivedo la Lazio di 2 anni fa, dove c'era facilità ad adattarsi all'avversario: se le squadre si chiudevano allora scambi stretti, con le big in contropiede. Inzaghi è un fior di tecnico e non ha niente da invidiare a Conte, sono diversi".
Ancelotti oggi che allenatore è?
"Lui è ufficialmente uno dei più grandi allenatori del mondo. Noi, come è anche normale, guardiamo di più al cortile di casa nostra. Lo conosco da quarant'anni e quando lo sento parlare di calcio, continuo ad imparare".
Come leggere il percorso Champions del Milan?
"La squadra ha imparato a stare in una competizione che non conoscevano, con consapevolezza. Certo, con il Liverpool all'andata il distacco era più del 3-2 e col Porto non è mai stato in vantaggio, ma con l'Atletico ha avuto una risposta. Stasera avranno una partita non impossibile".
Dovrebbe giocare titolare Messias.
"La sua è una bella storia e se l'è potuta aggiudicare il Milan, pagando 10 milioni un giocatore di trent'anni. Secondo me ora fa la differenza negli ultimi trenta minuti, partire dall'inizio non è la sua specialità. Attenzione però a dove giocherà, mi sembrerebbe strano rimanesse fuori Saelemaekers".
Domani l'Atalanta.
"Giocano sempre allo stesso modo. Anche quando hanno perso all'inizio, ultimamente semmai hanno imparato a difendere un vantaggio importante. Non so se passeranno, ma l'Atalanta è una squadra fatta e compiuta".
Si è inceppato il Napoli?
"Credo siano molto stanchi. Poi sono cambiati anche gli avversari: nella prima parte non ne hanno trovati, se non la Juventus nel suo peggior momento. Con il Sassuolo e con l'Atalanta sono crollati nel finale: non penso a un problema mentale quanto di condizione, reso letale dalle assenze che hanno".
La Fiorentina aspetta Ikone al quinto posto.
"Ci vado cauto: vero che ha 27 punti, ma ci sono quattro-cinque squadre in una manciata. Vincendo e perdendo abbastanza, non so mai da che parte andrà il tergicristallo. Sono però già molto sorpreso da questi risultati perché non me li aspettavo: stanno lavorando veramente bene, vedo una differenza. A Bologna puoi vincere in tanti modi, e la Fiorentina ha dominato. Lo scorso anno, quasi con gli stessi uomini, era impossibile. C'è una squadra, un gioco e un allenatore".
Quanto rischia il Genoa?
"Il Genoa si è sempre salvato a gennaio, con Preziosi che prendeva giocatori tutti in prestito. Ora però c'è una società nuova, che mi desta curiosità perché è molto berlusconiana, dal presidente all'allenatore. Per adesso sono poca cosa, c'è da aspettare gennaio contando comunque che sono a due punti dallo Spezia".
Ancelotti oggi che allenatore è?
"Lui è ufficialmente uno dei più grandi allenatori del mondo. Noi, come è anche normale, guardiamo di più al cortile di casa nostra. Lo conosco da quarant'anni e quando lo sento parlare di calcio, continuo ad imparare".
Come leggere il percorso Champions del Milan?
"La squadra ha imparato a stare in una competizione che non conoscevano, con consapevolezza. Certo, con il Liverpool all'andata il distacco era più del 3-2 e col Porto non è mai stato in vantaggio, ma con l'Atletico ha avuto una risposta. Stasera avranno una partita non impossibile".
Dovrebbe giocare titolare Messias.
"La sua è una bella storia e se l'è potuta aggiudicare il Milan, pagando 10 milioni un giocatore di trent'anni. Secondo me ora fa la differenza negli ultimi trenta minuti, partire dall'inizio non è la sua specialità. Attenzione però a dove giocherà, mi sembrerebbe strano rimanesse fuori Saelemaekers".
Domani l'Atalanta.
"Giocano sempre allo stesso modo. Anche quando hanno perso all'inizio, ultimamente semmai hanno imparato a difendere un vantaggio importante. Non so se passeranno, ma l'Atalanta è una squadra fatta e compiuta".
Si è inceppato il Napoli?
"Credo siano molto stanchi. Poi sono cambiati anche gli avversari: nella prima parte non ne hanno trovati, se non la Juventus nel suo peggior momento. Con il Sassuolo e con l'Atalanta sono crollati nel finale: non penso a un problema mentale quanto di condizione, reso letale dalle assenze che hanno".
La Fiorentina aspetta Ikone al quinto posto.
"Ci vado cauto: vero che ha 27 punti, ma ci sono quattro-cinque squadre in una manciata. Vincendo e perdendo abbastanza, non so mai da che parte andrà il tergicristallo. Sono però già molto sorpreso da questi risultati perché non me li aspettavo: stanno lavorando veramente bene, vedo una differenza. A Bologna puoi vincere in tanti modi, e la Fiorentina ha dominato. Lo scorso anno, quasi con gli stessi uomini, era impossibile. C'è una squadra, un gioco e un allenatore".
Quanto rischia il Genoa?
"Il Genoa si è sempre salvato a gennaio, con Preziosi che prendeva giocatori tutti in prestito. Ora però c'è una società nuova, che mi desta curiosità perché è molto berlusconiana, dal presidente all'allenatore. Per adesso sono poca cosa, c'è da aspettare gennaio contando comunque che sono a due punti dallo Spezia".
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