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Dovbyk porta Shevchenko a Roma! L'Ucraina vince al 121': alla Svezia non basta ForsbergTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 29 giugno 2021, 23:36Euro 2020
di Michele Pavese

Dovbyk porta Shevchenko a Roma! L'Ucraina vince al 121': alla Svezia non basta Forsberg

È l'Ucraina l'ultima qualificata ai quarti di finale di Euro 2020. La squadra di Shevchenko batte 2-1 la Svezia al termine di una partita infinita, decisa soltanto da un gol di Artem Dovbyk al 121'. Zinchenko apre, Forsberg pareggia e poi colpisce due legni nella ripresa. L'epilogo è dolce per Malinovskyi e compagni, amarissimo per gli scandinavi, che pagano a caro prezzo l'espulsione di Danielson nel primo tempo supplementare. Sabato 3 luglio, a Roma, gli ucraini affronteranno l'Inghilterra.

Sheva cambia e fa bene - Come da attese, è stata una partita equilibrata e combattuta, in cui la Svezia ha avuto una leggera supremazia territoriale, soprattutto nella ripresa. L'ex attaccante del Milan ha provato a risolvere i problemi difensivi palesati nelle ultime uscite schierando i suoi con un 3-5-2 molto equilibrato: l'Ucraina è sembrata più solida fin dalle prime battute ed è passata in vantaggio grazie all'esterno del Manchester City, riportato nella sua posizione preferita. In assenza di Malinovskyi, a sorpresa in panchina per far posto a un impalpabile Shaparenko ed entrato dopo un'ora di gioco, l'Ucraina ha fatto affidamento prevalentemente sulla fantasia di Yarmolenko, autore dell'assist vincente.

Forsberg trascinatore, tre pali nella ripresa - Gli scandinavi, invece, sono stati trascinati dalle giocate decisive del solito Forsberg, ancora a segno (anche se aiutato da una deviazione di Zabarnyi) e poi fermato dal palo al 56' (un minuto prima era toccato a Sydorchuk) e da una clamorosa traversa al 69'. Gli altri due uomini più attesi, ovvero Isak e Kulusevski, si sono accesi solo a tratti, ma non sono riusciti a incidere come il giocatore del Lipsia, vero punto di riferimento e uomo ovunque. Negli ultimi venti minuti vince la paura, così i supplementari sono inevitabili.


Il guizzo di Artem Dovbyk al 121' - L'extra-time è cominciato subito con un episodio importante: Danielson, con un durissimo intervento, ha letteralmente azzoppato il povero Bezedin, che era entrato da pochissimi minuti. Rosso inevitabile per lui, anche se Orsato ha avuto bisogno dell'aiuto del VAR per valutare al meglio l'episodio. Poi tante botte, continue interruzioni e gioco molto spezzettato: le due squadre - molto stanche - hanno dato l'impressione di aspettare solo i calci di rigore, evitati solo dal colpo di testa al penultimo respiro di Artem Dovbyk, la penultima mossa di Sheva che porta l'Ucraina in Paradiso.

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