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Hellas, il mercato un mese dopo: Ngonge boom. Duda l'erede di Ilic: impatto ok
Ad un mese dalla chiusura del mercato invernale, è tempo di primi bilanci anche in casa Hellas Verona. I nuovi arrivati, malgrado le recenti frenate, hanno dato un impulso ad una risalita che ha portato la squadra a sole tre lunghezze dalla zona salvezza, a ridosso della sfida verità di domenica contro lo Spezia.
L'uomo copertina: Cyril Ngonge
Arrivato da assoluto underdog, Ngonge s'è preso in poco tempo la titolarità e un'assoluta centralità nei meccanismi offensivi di squadra. Un colpo a titolo definitivo, e che dunque proietta anche scenari di potenziali ricche plusvalenze. Nel menù del classe 2000 c'è un po' di tutto: tecnica, rapidità, capacità di concludere anche dalla distanza e di legare i reparti. In cinque gare (quattro da titolare) ha già siglato due gol: dopo il digiuno con Roma e Fiorentina, la sfida del Picco può essere l'occasione per riprendere le buone abitudini.
Gli altri: Duda subito protagonista, Gaich da valutare
Ottimo impatto anche per Ondrej Duda, l'erede designato di Ivan Ilic. Un'eredità non da poco, della quale lo slovacco s'è fatto carico senza balbettii: con lui il livello tecnico della mediana si è alzato, e la sua duttilità può consentire a Zaffaroni di impiegarlo alla bisogna pure da trequartista. Abildgaard s'è sin qui visto poco: l'idea è utilizzarlo come rincalzo e sfruttarne la fisicità perlopiù a gara in corso. Zeefuik ha esordito contro la Fiorentina ed è ad oggi un oggetto misterioso, mentre Gaich ha già collezionato due maglie da titolare, sfiorando anche il gol nell'ultima gara al Bentegodi: la condizione fisica dell'ex CSKA è però perfettibile, e occorrerà del tempo perché il motore prenda a girare a pieno regime.
L'uomo copertina: Cyril Ngonge
Arrivato da assoluto underdog, Ngonge s'è preso in poco tempo la titolarità e un'assoluta centralità nei meccanismi offensivi di squadra. Un colpo a titolo definitivo, e che dunque proietta anche scenari di potenziali ricche plusvalenze. Nel menù del classe 2000 c'è un po' di tutto: tecnica, rapidità, capacità di concludere anche dalla distanza e di legare i reparti. In cinque gare (quattro da titolare) ha già siglato due gol: dopo il digiuno con Roma e Fiorentina, la sfida del Picco può essere l'occasione per riprendere le buone abitudini.
Gli altri: Duda subito protagonista, Gaich da valutare
Ottimo impatto anche per Ondrej Duda, l'erede designato di Ivan Ilic. Un'eredità non da poco, della quale lo slovacco s'è fatto carico senza balbettii: con lui il livello tecnico della mediana si è alzato, e la sua duttilità può consentire a Zaffaroni di impiegarlo alla bisogna pure da trequartista. Abildgaard s'è sin qui visto poco: l'idea è utilizzarlo come rincalzo e sfruttarne la fisicità perlopiù a gara in corso. Zeefuik ha esordito contro la Fiorentina ed è ad oggi un oggetto misterioso, mentre Gaich ha già collezionato due maglie da titolare, sfiorando anche il gol nell'ultima gara al Bentegodi: la condizione fisica dell'ex CSKA è però perfettibile, e occorrerà del tempo perché il motore prenda a girare a pieno regime.
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