
Bolzoni: "Baccin potenziale ds dell'Inter? Persona perbene e uomo vero! Pio Esposito merita fiducia"
Francesco Bolzoni, ora allenatore della Pro Patria, si è formato nelle giovanili dell'Inter. Da calciatore, il lodigiano ha trascorso 9 anni nel Club nerazzurro, acquisendo gli strumenti per poter esprimersi con quella tenacia e quel temperamento visti poi con costanza nel corso della sua carriera. La redazione de L'Interista lo ha contattato per trattare di alcuni dei temi attualmente di maggior interesse in casa nerazzurra. Il mercato, i possibili cambiamenti dirigenziali e non solo: sono molteplici gli argomenti affrontati.
L'Inter ha cambiato il suo obiettivo principale: da Lookman a un centrocampista muscolare come Koné. Condivide questa scelta, alla luce del possibile passaggio al 3-4-2-1?
Ci sta che, dopo tutti i tira e molla che hanno caratterizzato la vicenda Lookman, l'Inter abbia deciso di cambiare obiettivo. Ci sono ancora più di 10 giorni di mercato, secondo me l'Inter troverà qualcuno da inserire alle spalle delle due punte. Proprio in virtù del fatto che i nerazzurri vogliano puntare sul 3-4-2-1, qualcuno da mettere dietro le due punte serve sicuramente.
In difesa sono sfumati sia Leoni sia De Winter. Può essere Solet l'uomo giusto per il reparto arretrato? Lo vedrebbe meglio come centrale o braccetto?
Sono sfumati gli obiettivi principali, ma Solet è secondo me un buon giocatore. Ci sta, è un calciatore che può sicuramente dare una mano e crescere di fianco a giocatori forti. Per quanto riguarda il suo possibile ruolo all'Inter, secondo me sarebbe meglio che giocasse da braccetto.
Piero Ausilio potrebbe lasciare l'Inter dopo 30 anni per approdare in Arabia Saudita. Come vedrebbe una promozione di Dario Baccin nel ruolo di direttore sportivo dei nerazzurri?
L'addio di Ausilio sarebbe una bella botta per l'Inter, anche se Baccin è una persona perbene, un uomo vero. Si tratta di una figura che conosce il calcio, è empatica e può fare bene in quel ruolo in una società importante - magari guidata ancora da Marotta.
L'Inter ha deciso di puntare con convinzione su Pio Esposito sin da questa stagione. Ritiene che sia la scelta giusta, anche in chiave possibile convocazione ai Mondiali del 2026?
È giusto che l'Inter abbia puntato su Pio Esposito perché Cristian Chivu è una persona che può aiutarlo a crescere. Ma anche perché è il momento di dare fiducia ai giovani italiani. Senza dire che 'non ci sono più i campioni di una volta', dato che ci sono ancora e bisogna solo dargli fiducia.
Da un punto di vista comunicativo, pensa che l'Inter debba optare per una strategia più conservativa rispetto a quella della scorsa stagione - in cui si affermava pubblicamente di voler vincere tutto?
Secondo me, l'Inter dovrebbe avere una strategia più conservativa per non mettere troppa pressione ai nuovi arrivati, al mister e ai più giovani - in modo da farli crescere. Poi l'anno prossimo, con una rosa ancora un po' ringiovanita e rinforzata, potrai lottare nuovamente sui tre fronti.
Si ringrazia Francesco Bolzoni per la sua disponibilità.







