Chivu si racconta: "Sto vivendo una seconda vita, migliore della prima. Un momento spartiacque"
Cristian Chivu esordisce, nell'intervista concessa al magazine The UCL Show, con una dichiarazione d'amore per la sua squadra: "Dell'Inter ti innamori subito, ti innamori della sua storia. Ho vissuto tanti anni in questa squadra, come giocatore e da allenatore. Ho iniziato qui il mio percorso da tecnico nel settore giovanile, in cui sono rimasto sei anni. Ora ho la grande responsabilità di fare l'allenatore della prima squadra".
"Non penso mai a quello che potrei vincere io - prosegue - sono una persona che pensa sempre alla felicità altrui. Non ho più l'ego, probabilmente è venuto meno nel giorno in cui mi sono fatto male alla testa (a causa del contatto con Sergio Pellissier, in una gara contro il Chievo, ndr.). Quel giorno ho bevuto un caffè con la morte. Ora sono più resiliente, forse perché ho dovuto vivere delle esperienze difficili dal punto di vista fisico e mentale. La mia seconda vita è quella di un'altra persona, migliore di quella precedente".
Sulla sua impronta all'Inter: "Non ho mai avuto l'intenzione di stravolgere, non ho mai voluto perdere ciò che di buono era stato fatto in questi anni. Volevo aggiungere qualcosa e sto continuando a farlo. L'obiettivo è quello di ringiovanire, la società intende aggiungere quel qualcosa in più che ti permetterà di scrivere una pagina nel libro dell'Inter".






