
A Kiev un pari che lascia l'amaro in bocca. Ma il discorso qualificazione resta aperto
Il primo punto europeo della stagione porta con sé una massiccia dose d'amarezza. Per molteplici occasioni, riconducibili in gran parte alla radice comune della mole di occasioni sprecate.
Semplicemente troppe. Dalla traversa di Barella al tap-in sciupone di Dzeko, passando per i miracoli di Pyatov su Correa e De Vrij.
Anche la sfortuna s'è accanita, ma va pur detto che anche la difesa, in più di una circostanza, ha rischiato grosso.
L'Inter torna dunque a Milano con un punto in saccoccia, che tiene comunque apertissima la bagarre qualificazione nel girone. A brillare nella frescura di Kiev è stato Skriniar, ancora una volta monumentale. Deludenti invece i due esterni, al pari dell'attacco, ancora a secco in questa Champions League.
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