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Rischio flop storico ed economico: a Madrid la Champions vale più della riconoscenza per Zidane
Una tempesta dopo ogni sconfitta. Questo è oggi il Real Madrid di Zinedine Zidane. Malamente sconfitta per 2-0 dallo Shakhtar in Champions martedì scorso, la squadra merengue rischia una clamorosa eliminazione alla fase a gironi di Champions (sarebbe la prima in assoluto da quando la competizione ha cambiato formato) e anche, di conseguenza, l'esonero dell'allenatore che ne ha scritto una gran bella pagina di storia recente.
Sono già cinque, d'altronde, i ko patiti dal Real in quest'avvio di stagione: tre ne LaLiga (gli stessi totali dello scorso campionato) e due in Europa, ai quali vanno ad aggiungersi tre pareggi. Numeri allarmanti, in particolare in Champions, dove la questione si sposta anche e soprattutto sul piano economico. Oltre al danno di immagine, non qualificarsi agli ottavi di finale per i blancos comporterebbe infatti un'inammissibile e ingestibile perdita finanziaria. Le casse del club sono attualmente vuote, lo dimostrano anche i mancati acquisti nell'ultima finestra di mercato, e il pensiero è così già fisso sulla "finale" di mercoledì prossimo, a Valdebebas, contro il Borussia Monchengladbach.
Prima, però, c'è l'importantissima trasferta di Siviglia. Una gara clou, non tanto per la classifica del Madrid ne LaLiga (quarto nonostante la partenza altalenante), ma piuttosto per il futuro di mister Zidane. Le coincidenze della vita... Potrebbe essere proprio il grande ex Julen Lopetegui, il simbolo del fracaso almeno al Bernabéu, a condannare il simbolo dell'éxito, l'uomo delle 3 Champions League e degli 11 trofei in 4 anni. In casa di Monchi Zidane si giocherà insomma il tutto per tutto: se verrà sconfitto e la sua squadra dimostrerà di aver ormai perso la fiducia in lui, uno tra Mauricio Pochettino e Raul Gonzalez Blanco sarà chiamato immediatamente a sostituirlo. Perché un eventuale passo falso col 'Gladbach potrebbe segnare indelebilmente la stagione, il bilancio e anche la storia.
Sono già cinque, d'altronde, i ko patiti dal Real in quest'avvio di stagione: tre ne LaLiga (gli stessi totali dello scorso campionato) e due in Europa, ai quali vanno ad aggiungersi tre pareggi. Numeri allarmanti, in particolare in Champions, dove la questione si sposta anche e soprattutto sul piano economico. Oltre al danno di immagine, non qualificarsi agli ottavi di finale per i blancos comporterebbe infatti un'inammissibile e ingestibile perdita finanziaria. Le casse del club sono attualmente vuote, lo dimostrano anche i mancati acquisti nell'ultima finestra di mercato, e il pensiero è così già fisso sulla "finale" di mercoledì prossimo, a Valdebebas, contro il Borussia Monchengladbach.
Prima, però, c'è l'importantissima trasferta di Siviglia. Una gara clou, non tanto per la classifica del Madrid ne LaLiga (quarto nonostante la partenza altalenante), ma piuttosto per il futuro di mister Zidane. Le coincidenze della vita... Potrebbe essere proprio il grande ex Julen Lopetegui, il simbolo del fracaso almeno al Bernabéu, a condannare il simbolo dell'éxito, l'uomo delle 3 Champions League e degli 11 trofei in 4 anni. In casa di Monchi Zidane si giocherà insomma il tutto per tutto: se verrà sconfitto e la sua squadra dimostrerà di aver ormai perso la fiducia in lui, uno tra Mauricio Pochettino e Raul Gonzalez Blanco sarà chiamato immediatamente a sostituirlo. Perché un eventuale passo falso col 'Gladbach potrebbe segnare indelebilmente la stagione, il bilancio e anche la storia.
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