TUTTO mercato WEB
L'Atalanta preferisce non speculare. Una vittoria per continuare a sognare
Conta solo vincere e quando è successo l’Atalanta non ha mai sbagliato. O perlomeno, non lo ha fatto nelle partite che comportano un percorso, cioè in una fase a gironi europea. Oppure quando significava andare in Champions oppure nella più modesta Europa League, nelle due qualificazioni (su tre) al fotofinish degli ultimi tre anni. Il primo contro il Sassuolo, a Reggio Emilia, sebbene fosse l’Atalanta a giocare in casa. Il secondo nella stagione scorsa, quando battere il Genoa voleva dire qualificazione diretta ed evitare uno scontro all’ultimo contro il Milan, non una passeggiata.
"Non mi piace giocare per un pareggio"
A dirlo è stato Ruslan Malinovskyi dopo la vittoria contro il Napoli di sabato scorso, quando il 3-2 finale faceva raccogliere la quinta vittoria consecutiva in Serie A, con l'inframezzo però del pareggio contro gli Young Boys, sofferto per come è maturato ma giusto per l'andamento di una partita che ha avuto binari abbastanza chiari almeno fino al 3-2 degli svizzeri. Basta un 1-0 e niente calcoli nell'altra partita, altrimenti pareggiare per gli spareggi di Europa League. Perdendo bisognerebbe rimanere con l'orecchio sulla radiolina - oppure con lo schermo dello smartphone sul servizio diretta di TMW - e sperare in una contemporanea non vittoria degli Young Boys.
Confronto equilibrato
Se è vero che il Villarreal, a differenza dell'Atalanta degli ultimi anni, un trofeo l'ha portato a casa - l'Europa League della scorsa stagione, competizione grazie alla quale è riuscito a qualificarsi per la Champions - dall'altro lato le somiglianze sono davvero molte. Due piccole realtà - addirittura più ristretta Vila-Real, 48 mila abitanti - che sognano gli ottavi di finale. Per i nerazzurri sarebbe la terza volta, per i valenciani la seconda dopo il 2006, quando Riquelme sbagliò il rigore della vittoria contro l'Arsenal. Sarebbe valso l'ingresso alla finale contro il Barcellona. Simile a quanto è successo con l'Atalanta nel 2020, arrivando ai quarti contro il PSG.
"Non mi piace giocare per un pareggio"
A dirlo è stato Ruslan Malinovskyi dopo la vittoria contro il Napoli di sabato scorso, quando il 3-2 finale faceva raccogliere la quinta vittoria consecutiva in Serie A, con l'inframezzo però del pareggio contro gli Young Boys, sofferto per come è maturato ma giusto per l'andamento di una partita che ha avuto binari abbastanza chiari almeno fino al 3-2 degli svizzeri. Basta un 1-0 e niente calcoli nell'altra partita, altrimenti pareggiare per gli spareggi di Europa League. Perdendo bisognerebbe rimanere con l'orecchio sulla radiolina - oppure con lo schermo dello smartphone sul servizio diretta di TMW - e sperare in una contemporanea non vittoria degli Young Boys.
Confronto equilibrato
Se è vero che il Villarreal, a differenza dell'Atalanta degli ultimi anni, un trofeo l'ha portato a casa - l'Europa League della scorsa stagione, competizione grazie alla quale è riuscito a qualificarsi per la Champions - dall'altro lato le somiglianze sono davvero molte. Due piccole realtà - addirittura più ristretta Vila-Real, 48 mila abitanti - che sognano gli ottavi di finale. Per i nerazzurri sarebbe la terza volta, per i valenciani la seconda dopo il 2006, quando Riquelme sbagliò il rigore della vittoria contro l'Arsenal. Sarebbe valso l'ingresso alla finale contro il Barcellona. Simile a quanto è successo con l'Atalanta nel 2020, arrivando ai quarti contro il PSG.
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
fiorentinaCLARA MONDONICO A RFV, Atalanta sulla carta è più forte
interIl nipote di Meazza: "San Siro venga ristrutturato. Vi racconto mio nonno"
La Repubblica - Bari, dubbio in porta: Pissardo favorito, Brenno ne ha combinate di tutti i colori
napoliADL ripensa al bomber cercato un anno fa per sostituire Osimhen
milanMN - Braida: "È l'uomo che si assume la responsabilità di decidere sul mercato"
serie cPelagatti: "Con l'arrivo di Oddo vedo il Padova come favorito ai playoff"
cagliariNandez al terzo posto per numero di palloni recuperati nella 33^
lazioCalciomercato Lazio | Dovbyk al Napoli può liberare Simeone: la situazione
Primo piano