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La Dea ferma l'Inter, ma la squadra di Inzaghi non conosce più sconfitta
Dopo otto vittorie di fila in Serie A, l'Inter si ferma a Bergamo di fronte a un'Atalanta decimata dalle assenze con diversi titolari fuori (Toloi, Maehle, Hateboer, Gosens, Ilicic, Malinovskyi, Zapata). I nerazzurri di Simone Inzaghi, pur con strascichi evidenti post Supercoppa considerando i 120' giocati contro la Juventus appena quattro giorni prima, al Gewiss Stadium hanno costruito tanto.
Solo Dzeko - che ha segnato appena 1 gol negli ultimi tre mesi in Serie A, da ex all'Olimpico contro la Roma - ha confezionato almeno cinque palle gol. Enorme chance poi con Alexis Sanchez (preferito a Lautaro dal primo minuto), ipnotizzato da Musso in gran serata. D'Ambrosio e Darmian hanno completato una serata non troppo fortunata per i campioni d'Italia, fermati ancora dalla Dea proprio come all'andata a San Siro. Anzi, non fosse per Handanovic che ha letteralmente sprangato la porta su Muriel, Pasalic e Pessina, poteva anche andare peggio.
Domani il Milan che riceverà lo Spezia può tornare davanti, in attesa che l'Inter recuperi a Bologna il match contro gli uomini di Sinisa Mihajlovic. La notte di Bergamo sa tanto di bicchiere mezzo vuoto per tutti i fattori citati. E' anche vero che vincerle tutte appare assai improbabile e l'Atalanta è avversario tostissimo per chiunque. Non fosse per un cammino casalingo qualche volta balbettante e una vera pletora di infortunati, starebbe giocandosela per l'eccellenza assoluta. Un altro punto vuol dire non conoscere più sconfitta e non è poco.
Solo Dzeko - che ha segnato appena 1 gol negli ultimi tre mesi in Serie A, da ex all'Olimpico contro la Roma - ha confezionato almeno cinque palle gol. Enorme chance poi con Alexis Sanchez (preferito a Lautaro dal primo minuto), ipnotizzato da Musso in gran serata. D'Ambrosio e Darmian hanno completato una serata non troppo fortunata per i campioni d'Italia, fermati ancora dalla Dea proprio come all'andata a San Siro. Anzi, non fosse per Handanovic che ha letteralmente sprangato la porta su Muriel, Pasalic e Pessina, poteva anche andare peggio.
Domani il Milan che riceverà lo Spezia può tornare davanti, in attesa che l'Inter recuperi a Bologna il match contro gli uomini di Sinisa Mihajlovic. La notte di Bergamo sa tanto di bicchiere mezzo vuoto per tutti i fattori citati. E' anche vero che vincerle tutte appare assai improbabile e l'Atalanta è avversario tostissimo per chiunque. Non fosse per un cammino casalingo qualche volta balbettante e una vera pletora di infortunati, starebbe giocandosela per l'eccellenza assoluta. Un altro punto vuol dire non conoscere più sconfitta e non è poco.
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