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Ancelotti: "Forse non è stata una gara straordinaria ma non potevamo rischiare il loro pressing"
Carlo Ancelotti ai microfoni di 'Sky' ha commentato la vittoria della Champions League, la quarta della sua storia e la 14esima nella storia del Real Madrid: "Siamo arrivati in fondo a una competizione difficile, meritata, sofferta e l'abbiamo fatto grazie al cuore di questa squadra, alle sue qualità, al cuore, all'estro... Vinicius ha fatto gol, Courtois ha parato: finita la gita".
Cosa si può aggiungere a questa magia?
"L'esigenza di questo club di continuare, di pensare al prossimo anno. Al Liverpool non gli abbiamo dato la possibilità di attaccarci alle spalle, i difensori sono stati bravissimi secondo me".
In ogni turno sembrava che il Real dovesse uscire...
"Ogni volta si diceva: che sfortuna il PSG, che sfortuna il Chelsea, che sfortuna il City. L'unica partita in cui partivamo alla pari era questa, anche perché il Liverpool era probabilmente la più decifrabile. Non dovevamo farci prendere alle spalle".
L'hai preparata al meglio dal punto di vista tattico
"Forse non abbiamo giocato un calcio estetico straordinario, ma rischiare di uscire da dietro palla al piede per incentivarli al pressing non mi sembrava il caso. Poi siamo usciti alla distanza".
Avete creato il giusto mix di giocatori quest'anno, è stato il vostro segreto?
"Al di là delle qualità individuali, sono d'accordo. E' stato questo il nostro segreto: l'umiltà dei più esperti e l'entusiasmo dei più giovani".
Cosa si può aggiungere a questa magia?
"L'esigenza di questo club di continuare, di pensare al prossimo anno. Al Liverpool non gli abbiamo dato la possibilità di attaccarci alle spalle, i difensori sono stati bravissimi secondo me".
In ogni turno sembrava che il Real dovesse uscire...
"Ogni volta si diceva: che sfortuna il PSG, che sfortuna il Chelsea, che sfortuna il City. L'unica partita in cui partivamo alla pari era questa, anche perché il Liverpool era probabilmente la più decifrabile. Non dovevamo farci prendere alle spalle".
L'hai preparata al meglio dal punto di vista tattico
"Forse non abbiamo giocato un calcio estetico straordinario, ma rischiare di uscire da dietro palla al piede per incentivarli al pressing non mi sembrava il caso. Poi siamo usciti alla distanza".
Avete creato il giusto mix di giocatori quest'anno, è stato il vostro segreto?
"Al di là delle qualità individuali, sono d'accordo. E' stato questo il nostro segreto: l'umiltà dei più esperti e l'entusiasmo dei più giovani".
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