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La Juventus saluta Szczesny. Un dualismo con Di Gregorio non avrebbe fatto bene a nessuno
Mettere in competizione Michele Di Gregorio e Wojciech Szczesny può non essere una mossa troppo calibrata. Dev'essere questo che ha pensato la Juventus quando ha maturato la convinzione - e la necessità - di scegliere un portiere titolare e, soprattutto, non avere un dualismo in corso. Perché se sulla carta Thiago Motta ha scelto subito il suo numero uno, cioè l'ex Monza, dall'altra parte ci sarebbe stata la possibilità che, in un momento di difficoltà di Di Gregorio, Szczesny potesse diventare un'opzione. In questo senso Perin, secondo designato, è meno ingombrante, sia dal punto di vista dello stipendio che del profilo: può entrare e uscire dall'undici titolare senza colpo ferire.
Szczesny no. Perché aveva uno stipendio da 6,5 milioni di euro e mantenerlo in rosa era un rischio. Non tanto dal punto di vista economico, visto che la risoluzione consensuale, ufficiale da ieri, ha una tassazione lievemente più bassa rispetto all'ingaggio, ma è un qualcosa di trascurabile. E soprattutto perché l'esborso è stato bello alto, forse non totale, ma certamente commisurato a quanto guadagnava Szczesny.
Ora si può aprire un altro capitolo per il portiere polacco, ma anche per la Juventus. Perché gli alibi non ci sono e la scelta è stata completata. Di Gregorio primo, magari con la numero uno - ancora da assegnare, probabilmente - e senza nessun "avversario" con cui essere messo in competizione. Bisognerà vedere poi se è una scelta corretta o meno.
Szczesny no. Perché aveva uno stipendio da 6,5 milioni di euro e mantenerlo in rosa era un rischio. Non tanto dal punto di vista economico, visto che la risoluzione consensuale, ufficiale da ieri, ha una tassazione lievemente più bassa rispetto all'ingaggio, ma è un qualcosa di trascurabile. E soprattutto perché l'esborso è stato bello alto, forse non totale, ma certamente commisurato a quanto guadagnava Szczesny.
Ora si può aprire un altro capitolo per il portiere polacco, ma anche per la Juventus. Perché gli alibi non ci sono e la scelta è stata completata. Di Gregorio primo, magari con la numero uno - ancora da assegnare, probabilmente - e senza nessun "avversario" con cui essere messo in competizione. Bisognerà vedere poi se è una scelta corretta o meno.
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