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Gagliardini: "Passaggio all'Inter troppo presto? No. Vivo in attesa, Gasp a Bergamo irripetibile"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:55Serie A
di Andrea Losapio

Gagliardini: "Passaggio all'Inter troppo presto? No. Vivo in attesa, Gasp a Bergamo irripetibile"

"Mi alleno come se fossi in ritiro, forse anche di più". Roberto Gagliardini, svincolato dopo l'esperienza al Monza, si racconta con una lunga intervista a Repubblica, parlando di come Bergamo sia casa sua e avendo deciso di non avere più Instagram, un must fra i calciatori. "Preferisco parlare con i compagni, non con un telefono - ammette il centrocampista - svincolato? È un’esperienza nuova. Tengo aperte tutte le porte, sia in Italia che all’estero. Non ho mai vissuto un’attesa così. Mi manca però la bellezza del ritiro, lo spogliatoio, gli scherzi, le prese in giro: sono le cose che renderanno sempre unico il calcio Sul passaggio all'Inter avvenuto forse troppo presto. "No, per me no. Siamo tutti ambiziosi e cerchiamo di arrivare al massimo livello possibile. Quando si è presentata la possibilità di andare all’Inter non ci ho pensato due volte. È successo tutto in fretta, forse non mi rendevo nemmeno conto del salto che stavo facendo. Mi sono ritrovato in un mondo completamente diverso e di altissimo livello. Mister Pioli e i compagni mi hanno fatto sentire subito a casa. Sono stati anni intensi, pieni di emozioni, sia positive che negative. Quando sono arrivato l’obiettivo era il quarto posto e non ci siamo riusciti subito. Con Spalletti abbiamo centrato due qualificazioni in Champions all’ultima giornata. Sulle critiche. "Due anni fa ho cancellato Instagram. È un mondo che non mi piace. Quando ce l’avevo, leggere certe cose mi dava fastidio. L’unico antidoto era allenarmi: in campo e in palestra mi sentivo bene. I social possono essere utili per lavoro o attività, ma io non sopporto chi passa il tempo a parlare a un telefono. Preferisco lo spogliatoio di una volta, con partite a carte e chiacchiere". Su Gasperini. "A Bergamo ha fatto qualcosa di unico, forse irripetibile. Ha portato l’Atalanta a lottare con le grandi del calcio mondiale. A Roma avrà più pressione, ma la sua mentalità non cambierà. Sono curioso di vedere come andrà".