
Mkhitaryan: "Quando Inzaghi mi tolse pensai 'Eccone un altro'. Non sapevo la storia dei gialli"
“Ho vissuto 3 anni bellissimi con Simone Inzaghi, mi ha dato una seconda giovinezza”. Henrikh Mkhitaryan, protagonista sul palco del Festival dello Sport di Trento, non dimentica l’ormai ex allenatore dell’Inter: “Mi sentivo importante a giocare tutte le partite dai 33 ai 36 anni. A Udine però, quando mi ha tolto dopo 32 minuti pensai: 'Magari ho trovato un altro che si comporterà male con me'. Invece non sapevo questa storia degli ammoniti, che lui li cambia dopo ogni giallo. Nessuno me lo aveva spiegato.
Per me è stato un allenatore, un padre, un amico, uno con cui puoi parlare di tutto. Parlavo di tutto, però sapendo che c'era un limite da non sorpassare mai. Ho solo bei ricordi con lui, se lo rivedrò nei prossimi anni lo riabbraccerò. Gli ho mandato un messaggio quando è andato in Arabia perché è stato importante per l'Inter".
Quel chiacchiericcio sul suo addio vi ha disturbati in finale di stagione?
"Secondo me la gente parlava più del fatto che lui potesse andare via che del fatto che fossimo arrivati in finale di Champions. Magari ci ha un po' disturbato perché pensi: 'Ma scusate, stiamo per giocare una finale di Champions e voi parlate di altro'".
L’intervento integrale di Mkhitaryan a Trento.
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