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Inter, Mkhitaryan: "Chivu assomiglia a Mourinho. Pio Esposito? Non voglio che lo rovinino"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 11:45Serie A
di Alessio Del Lungo

Inter, Mkhitaryan: "Chivu assomiglia a Mourinho. Pio Esposito? Non voglio che lo rovinino"

Dopo l'uscita della sua autobiografia "La mia vita sempre al centro", Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN, parlando della partita di sabato che giocherà contro la Roma, sua ex squadra: "In entrambe le città si vive la passione, ma in modo diverso. Nella Capitale sono più emozionati, a Milano più sereni. Ho vissuto anni bellissimi in queste due città, sono felice di essere venuto in Italia, è stata la scelta giusta. Per me anche la Roma c'è per lo Scudetto. Sono molto forti, fanno vedere come giocano e conoscendo Gasperini sono sicuro che lotteranno per lo Scudetto". Che impatto ha avuto Chivu? "Assomiglia a Mourinho in alcune cose. È interessante come sta parlando e allenando. Gli allenamenti sono molto divertenti, ho fiducia che sia sulla strada giusta. È molto attento ai piccoli dettagli che fanno la differenza durante la partita per vincere". Che cosa vi stanno dando i giovani? "Stanno giocando ci stanno aiutando tantissimo, è una grande cosa e siamo felici di averli perché sono focalizzati su quel che devono fare e ci danno un grande aiuto". Si parla molto di Pio Esposito. "È un grande talento, ma non voglio che lo rovinino, è ancora molto giovane. Non mettiamogli pressione, verrà il suo tempo e farà molto bene, ma bisogna aspettare e non velocizzare le cose. La somiglianza con Dzeko? Secondo me sono diversi. Sono forti fisicamente, Edin ha fatto una grande carriera e spero Pio faccia lo stesso". E Bonny? "Sa come saltare l'uomo. Ogni giocatore è diverso, ognuno deve dare le sue qualità una volta inserito nella squadra. Siamo forti quando siamo insieme. Bonny ha fatto vedere che sa dribblare, segnare, fare assist. Sta facendo ogni giorno un grande lavoro e la sua voglia per aiutare la squadra". Quest'anno c'è anche Sucic a centrocampo. "Provo ad aiutare i giovani, anche traducendo e facendogli capire cosa vuole il mister. Sono stato anch'io straniero e i compagni mi hanno aiutato. Sucic è Sucic, non è un nuovo Mkhitaryan. Vorrei diventasse importante per l'Inter, sono fiducioso che darà tantissimo all'Inter". Che leader è Lautaro? "Col suo lavoro, la determinazione, anche senza parlare mostra sul campo cosa significa per l'Inter. Per il lavoro che sta facendo per me è già un campione". Come si trova nel ruolo da mezzala. "Ho sempre voluto giocare attaccante come mio padre, anno dopo anno ho cominciato come trequartista, ala, mezzala. Non mi spiace, ma mi sentivo meglio vicino alla porta. Negli ultimi anni sono diventato mezzala, non mi dà fastidio. L'importante è divertirsi". I gol sono importanti per lei? "Non posso essere felice senza segnare, perché sono abituato a segnare tanto. Sto facendo un altro lavoro. La cosa più importante è la vittoria della squadra. Mi spiace tantissimo che non riesco a finalizzare, c'è un po' di sfortuna. Sto aspettando il gol per rendere felice mio figlio che sta aspettando (ride, ndr)". Ha toccato l'ultimo pallone prima della matematica vittoria dello Scudetto. "Un momento molto speciale, il mio primo Scudetto all'estero. Rimarrà per tutta la mia vita, abbiamo battuto il Milan ed era quello che volevamo, stavamo facendo i conti da febbraio... Siamo stati felicissimi, abbiamo sfruttato l'opportunità". Monaco e Istanbul che cosa rappresentano? "Un orgoglio e un rimpianto. Abbiamo avuto l'opportunità due volte e abbiamo perso due volte. Non è dato a tutti. Siamo stati una squadra forte, abbiamo lottato fino alla fine". Come giudica la parte finale della scorsa stagione? "Dopo la stagione scorsa abbiamo più rabbia e cattiveria per poter fare quel che non siamo riusciti a fare l'anno scorso. La stagione scorsa potevamo vincere tre trofei in tre settimane. Purtroppo abbiamo perso, ma dobbiamo essere consapevoli del percorso. Facile criticarci ma devi vedere cosa abbiamo fatto, è stata comunque una grande stagione. Imparando da quei momenti, quelle sconfitte, dobbiamo far bene in futuro". Pensa di smettere a fine stagione? "Per il momento sono focalizzato sugli allenamenti e sulle partite. Non ci ho mai pensato se smetto o no. C'è tanto tempo. Sono tranquillo, se arriva il tempo di lasciare, lo farò. Se potrò continuare un anno o due continuerò. Si ragiona a fine stagione".