
Casi Rimini e Triestina, l'avv. Cerbara: "Prossimo mercato sarà cartina di tornasole"
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Intervenuta nel corso della trasmissione A Tutta C, in onda sulle frequenze di TMW Radio e Il 61, l’avvocata esperta in Diritto Sportivo Anna Cerbara si è soffermata su due delle situazioni più spinose in Serie C come quelle di Rimini e Triestina.
Ci può fare una fotografia della situazione più delicata in Serie C, quella del Rimini?
“La situazione del Rimini era già precaria all'inizio del campionato, tanto che si è iscritta con una penalizzazione. Il problema di fondo è la mancanza di una proprietà solida in grado di sostenere la società. Senza introiti certi da sponsorizzazioni, fondamentali in una categoria professionistica, e senza una nuova proprietà i cui requisiti siano approvati dalla federazione, è difficile aspettarsi un miglioramento. Il problema nasce a monte, quando si accettano iscrizioni con requisiti finanziari traballanti”.
Oltre al Rimini, c'è anche il caso della Triestina, penalizzata di 20 punti. Il fatto che abbia pagato gli stipendi arretrati può essere un segnale positivo?
“Sì, il fatto che la proprietà della Triestina, seppur sollecitata, abbia saldato gli stipendi fa sperare in una volontà di continuare l'attività. Tuttavia, anche la Triestina si trova in una posizione di classifica difficilissima, all'ultimo posto nonostante i punti di penalità siano stati ridotti. La vera cartina di tornasole per entrambe le società sarà la prossima sessione di mercato, se venderanno i giocatori per monetizzare o, con nuovi capitali, proveranno a rafforzarsi per salvarsi”.
Che impatto ha questa instabilità sui giocatori e sullo staff?
“Sia il gruppo del Rimini che quello della Triestina meritano un grande applauso. È terribile doversi mantenere concentrati e continuare ad allenarsi ogni giorno in una situazione dove tutto è un gigantesco punto interrogativo”.
Cosa comporterebbe una retrocessione per società come queste?
“Una retrocessione in una situazione così fragile decreterebbe, molto probabilmente, la fine. Sembrerebbe una strada che porta dritta al fallimento”.
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